Avevano avviato l'attività in un appartamento di Contemplazione. Sequestrato più di un chilo e mezzo di marijuana
Tre giovani, appartenenti a note famiglie messinesi di professionisti e commercianti, sono stati arrestati dalla Polizia perchè avevano avviato una fiorente attività di spaccio a Contemplazione.
Si tratta di Sergio Mazzù, Vincenzo Aversa e Fabio Buda, tutti di 23 anni ed incensurati.
Gli agenti del Commissariato Messina Nord da giorni avevano scoperto che alcuni noti tossicodipendenti si recavano in un appartamento di Contemplazione. Erano soprattutto giovanissimi che si trattenevano pochi minuti in casa e poi si allontanavano. Cosi ieri i poliziotti si sono appostati davanti all’edificio e quando sono usciti Mazzù ed Aversa li hanno bloccati a bordo di un ciclomotore. In una busta i due ragazzi trasportavano due involucri contenenti 260 grammi di marijuana.
A questo punto gli agenti hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell’appartamento e grande è stata la loro sorpresa quando hanno notato delle strane decorazioni alla parete. Delle foglie di marijuana erano state attaccate al soffitto mentre un grande poster, riproducente una foglia dello stesso tipo faceva bella mostra sulla parete centrale. Ma nella stanza non c’erano solo decorazioni. Su un tavolo gli agenti hanno rovato e sequestrato altre due confezioni con un chilo e 400 grammi di marijuana. TRovati e posto sotto sequestro anche un bilancino di precisione e 3.400 euro in contanti.
Poco dopo gli agenti hano rintracciato anche Fabio Buda che ha confessato di far parte del terzetto di amici che utilizzava l’appartamento di Contemplazione per l’attività di smercio. I tre giovani incensurati sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
N.d.R.: Ripetiamo per l’ennesima volta, perchè probabilmente non siamo stati molto chiari in precedenza e ci scusiamo per questo con i nostri Lettori. Tutte le foto, ripetiamo, tutte le foto che vengono pubblicate su Tempostretto, e su tutti gli altri organi di informazione, che riguardano soggetti arrestati, vengono fornite dalle forze dell’ordine. Quando non vedete pubblicata la foto di qualcuno è solo perchè non ci è stata fornita. Non abbiamo la minima preclusione nè intendiamo nascondere il volto di questa o quella persona, extracomunitaria o benestante che sia. Questa volta è stato scelto di fornire alla stampa foto con delle fascette sugli occhi. Discutibile o no questa è stata la decisione. Potevamo evitare di pubblicarle ma avremmo ingenerato dubbi e sospetti che comunque si sono ingenerati ugualmente nei nostri confronti. Altre volte abbiamo già spiegato che non si possono fornire le generalità di persone denunciate a piede libero, di minori o di soggetti che si macchiano di reati di natura sessuale se, indicando le loro generalità, si possa risalire in qualche modo all’identità della vittima.
