Mattinata di estrema concitazione quella odierna per i lavoratori dell’Atm, vicenda che registra una grave spaccatura tra le organizzazioni sindacali. Al centro del dibattere non le richieste avanzate, ma il modo di procedere nelle trattative.
Cisl e Cgil, infatti, pur partecipando al presidio di questa mattina non hanno aderito alla decisione di bloccare il servizio pubblico assunta dalla Uil Trasporti, Ugl, Cildi, Faisa Cisal, Cub, Sdl e le Rsu dell’azienda.
Una divergenza di vedute che ha provocato notevoli tensioni tra i lavoratori che volevano evitare l’interruzione del servizio e coloro che, al contrario, hanno optato per il fermo.
Il presidio in atto a Palazzo Zanca da questa mattina ha fatto sì che il Commissario accettasse un incontro non previsto, ma…ecco il colpo di scena!
Cisl e Cgil rifiutano di sedersi al tavolo di confronto sino a quando le altre organizzazioni manterranno il blocco. La Uil, dunque, torna sui suoi passi e dispone che i lavoratori aderenti alla propria sigla sindacale riprendano a lavorare.
Tram e bus dovrebbero, dunque, tornare a circolare senza problemi, anche se si attendono ancora le decisioni assunte in proposito dagli autonomi.
