Università. Gioco, fantasia e curiosità di una materia ostica come la matematica

Università. Gioco, fantasia e curiosità di una materia ostica come la matematica

Università. Gioco, fantasia e curiosità di una materia ostica come la matematica

venerdì 29 Febbraio 2008 - 12:04

La matematica è una materia troppo difficile. E’ questo un mito da sfatare, anche se ha accompagnato l’iter didattico degli studenti per decenni.

Adesso l’Università ha però deciso di allontanare l’idea di una disciplina oscura, antipatica ai più, per riscoprirne gli aspetti che, al contrario, la rendono fondamentale per la vita di tutti i giorni.

“Gioco Fantasia e Curiosità-, è il nome del corso di formazione per docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado realizzato alla Facoltà di Scienze che intende diffondere nuovi metodi e idee per l’insegnamento della matematica. L’iniziativa, promossa dal gruppo di geometria coordinato dal prof. Filippo Cammaroto del Dipartimento di matematica in collaborazione con l’associazione professionale Diesse, è patrocinata dalla facoltà di Scienze MM.FF.NN. e di Economia. Un progetto che sta riscuotendo molto successo e che proseguirà i suoi lavori fino al 7 marzo.

Durante la prima parte del corso, a cui hanno partecipato circa 150 docenti provenienti da tutte le scuole cittadine, hanno tenuto relazioni insieme al prof. Cammaroto, il prof. Bruno D’Amore, la prof.ssa Martha Isabel Fandino Pinella dell’ Università di Bologna, il prof. Don Giovanni Russo, preside dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina e il giocologo prof. Ennio Peres.

C’è anche il gioco, infatti, tra le attività previste nel corso e questo perché la matematica si può imparare giocando scoprendo al tempo stesso le profonde interazioni che la legano alle altre scienze.

-La matematica è, infatti, dappertutto- – ha evidenziato il prof. D’Amore: «Ben pochi sanno – ha detto – che questa disciplina, lungi dall’essere rigida e chiusa in se stessa, fornisce invece plausibili e significativi linguaggi atti ad interpretare tutti o quasi i fenomeni naturali».

Al corso hanno preso parte non solo docenti, ma anche alunni: il prof. Peres, famoso giocologo, ha coinvolto alunni (in mattinata) e docenti (il pomeriggio) nel mondo dei giochi matematici dimostrando come l’insegnamento della matematica può e deve essere fatto divertendosi, stimolando l’intuito la ragione e con grande rigore dedurre dalle prove pratiche – giochi , dalla magia matematica di tutti i giorni, le “regole matematiche-.

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