IBM, nel suo progetto di espansione dell’iniziativa del Cloud Computing, ha annunciato la creazione di un consorzio con 13 partner europei – tra i quali è stata scelta l’Università di Messina – che si propone di sviluppare tecnologie per l’automazione della domanda di risorse IT in ambiente Cloud Computing.
L’iniziativa, finanziata dall’Unione Europea e denominata RESERVOIR – Resources and Services Virtualization without Barriers – consentirà l’erogazione e la gestione di servizi IT in domini amministrativi, piattaforme IT e geografie di diversa natura.
Il progetto Cloud Computing è concepito per creare le fondamenta di un’economia on line in cui servizi e risorse sono offerti e gestiti in modo trasparente.
A titolo esemplificativo, si può citare l’impiego di RESERVOIR per facilitare l’offerta di servizi di intrattenimento on line: considerata la crescente distribuzione di show
televisivi, film e prodotti similari sul web, il progetto RESERVOIR permetterebbe di attivare un network di service provider per ospitare i vari mezzi di comunicazione.
Il Centro di Ricerca Ibm di Haifa guiderà questo progetto informatico del valore di 17 milioni di euro e coordinerà le attività del consorzio che comprende 13 partner europei, tra gruppi internazionali e Università europee di prestigio, quali Telefonica Investigacion y Desarrollo, SAP Research, Thales, Sun Microsystems, Elsag Datamat, CETIC, Organizzazioni standard OGF.eeig, University College di Londra, Umea University, Universidad Complutense di Madrid, Università di Lugano e, come detto, Università di Messina.
