Vertenza 'Agrinova 2000'. Ventisei notti, ventisei giorni…ma tutto tace

Vertenza ‘Agrinova 2000’. Ventisei notti, ventisei giorni…ma tutto tace

Redazione

Vertenza ‘Agrinova 2000’. Ventisei notti, ventisei giorni…ma tutto tace

lunedì 27 Aprile 2009 - 10:47

A Palermo si continua a lavorare alla ricerca di una soluzione, ma i 38 dipendenti attendono qualche segnale entro la fine di questa settimana

Con il vento, con il sole e con la pioggia. E poi di nuovo con la pioggia, con il sole e con il vento. Come quello fortissimo, violento, di scirocco che questa mattina è tornato a sferzare, “riscaldare” e soffocare, le strade della città dello Stretto e che con sé trascina e porta tutto, salvo che qualche buona notizia per i 38 dipendenti della Cooperativa ‘Agrinova 2000’. Quest’ultimi, in qualsiasi condizione meteorologica, psicologica e fisica, sono giunti alla ventiseiesima notte e alla ventisettesima giornata di assemblea permanete di fronte i cancelli del Gran Camposanto.

Quelle giornata che sembrano passare veloci per tutti ma non certo per le famiglie che su quel marciapiede hanno trascorso anche le festività di Pasqua e che all’orizzonte non si intravedono ancora nulla. Nulla di quanto vorrebbero sentirsi dire e sopratutto vorrebbero voler vedere scritto, messo nero su bianco: «Sappiamo che a Palermo si sta ancora discutendo per cercare di reperire dei fondi da destinare alla nostra “causa”, ma al momento rimangono solo parole» spiega Gaetano Quartarone, rappresentante Ugl e portavoce degli appelli dai lavoratori.

Nella confusione e in alcuni anche nell’indifferenza generale, i dipendenti continuano ad avere solo un’unica certezza che, ora dopo ora, alimentata dalla rabbia, diventa ancora più chiara: quello cioè di non mollare, almeno non adesso, la loro protesta: «Attendiamo di essere convocati per la firma di un protocollo d’intesa fino ad allora rimarremo qui in pianta stabile, anzi – aggiungono – se entro questa settimana l’amministrazione proseguirà sulla strada del silenzio, procederemo con manifestazioni che attirino nuovamente su di noi l’attenzione, visto che dopo i primi tre giorni (la protesta è iniziata il 2 aprile ndr.) siamo stati dimenticati».

(foto Dino Sturiale)

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