Vertenza Agrinova. I 38 lavoratori pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica

Vertenza Agrinova. I 38 lavoratori pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica

Redazione

Vertenza Agrinova. I 38 lavoratori pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica

martedì 05 Maggio 2009 - 07:46

Giornata ad alta tensione di fronte i cancelli del cimitero monumentale

Come anticipato qualche giorno fa, “salgono”, in tutti i sensi, i toni della protesta che i 38 lavoratori della Cooperativa Agrinova2000 portano avanti ormai da 33 notti e 34 giorni di fronte i cancelli del Gran Camposanto. Solo nel primo pomeriggio di ieri, infatti, un folto gruppo composto da uomini e donne che in mattinata ha “scalato” i pilastri ai lati dell’entrata principale del cimitero monumentale “accovacciandosi” l’uno accanto all’altro in segno di estrema insofferenza pera una vertenza che sembra non avere fine, ha deciso di abbandonare quell’insolita e non certo sicura postazione per rimettere i piedi a terra..

Come affermato nel corso dell’ultima intervista da uno degli amministratori della Cooperativa nonché rappresentante Ugl Gaetano Quartarone, i lavoratori hanno innalzato i toni della protesta nella speranza che «qualcuno si possa ricordare di 38 famiglie che da ormai da mesi sono costrette a sopravvivere con 80 euro al mese» ci spiega il sindacalista. Un’esasperazione che i dipendenti dell’Agrinova sono intenzionati a manifestare non solo “in strada” ma, se lo si riterrà necessario, anche attraverso le vie legali. «Siamo disposti ad aspettare solo qualche altro giorno, così come ci è stato nuovamente chiesto ieri dal sindaco che abbiamo contattato telefonicamente. Se però anche in questo caso non avremo risposte abbiamo già preparato un esposto da presentare alla Procura della Repubblica a firme del sindacato o della Cooperativa. Un errore c’è stato e chi ha sbagliato deve pagare».

Le parole di Quartarone non lasciano spazio a dubbi o incertezze, i dipendenti dell’Agrinova 2000 impiegati ai servizi di scerbatura delle 17 strutture cimiteriali della provincia di Messina vogliono giustizia e, dopo oltre un mese di vita trascorsa tra una tenda e i sedili della macchina, sembrano veramente disposti a tutto.

(foto Dino Sturiale)

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