Celebrati nella chiesa di Sant'Eustochia all'Annunziata i funerali di uno dei venti lavori a rischio licenziamento, stroncato da un infarto. La Filcams Cgil chiede al gruppo Cremonini certezze sul futuro dei dipendenti
Ieri è stata però la giornata dell’ultimo saluto anche a Natale Barca, uno dei dipendenti del bar della stazione, colto da un improvviso malore proprio mentre con i suoi colleghi protestava contro la chiusura dell’attività controllata dalla società “Centostazioni”. Una “battaglia” condotta pazientemente già da alcuni giorni a cui però il cuore del messinese 45enne non ha purtroppo retto a lungo. Tanti i pensieri e le preoccupazione che affliggevano il signor Barca e che tutt’ora non danno pace agli altri 20 lavoratori della stazione: rimanere dall’oggi al domani senza un lavoro, con una famiglia da mantenere e con l’angoscia di non arrivare a fine mese.
Pensieri che purtroppo, negli ultimi tempi, non danno tregua a tanti lavoratori precari che a suon di vertenze, e in città sono in tanti a conoscere sulla propria pelle il significato di questa parola, combattono e cercano di guadagnare quotidianamente il loro diritto al lavoro, scatenando spesso, a torto o a ragione, le proteste e le lamentele di coloro che ne vengono indirettamente coinvolti: impossibile non pensare agli scioperi dei 680 dipendenti Atm e con essi, per ammissione degli stessi lavoratori, ai disagi causati all’utenza.
Ieri però come dicevamo è stata la giornata, anzi il pomeriggio, dell’addio ad un uomo che quasi certamente diventerà il simbolo della vertenza contro la chiusura del “Bar stazione”. A partecipare ai funerali, celebrati eri alle 15 presso la chiesa di Sant’Eustochia, all’Annunziata, anche una delegazione della Cgil che chiede alla società Centostazioni e al gruppo Cremonini maggiori garanzie sul futuro dei lavoratori. Il sindacato ha dato il via ad una sottoscrizione con la quale intende mostrare solidarietà e dare aiuto alla famiglia Barca: a perdere un marito ed un papà, la signora Teresa De Cola e i tre figli di 8, 18 e 22 anni. Cgil e Filcams fanno inoltre sapere, attraverso i responsabili Pippo Silvestro e Carmelo Garufi «di aver attivato un’interlocuzione diretta con Centostazioni/RFI e con il Gruppo Cremonini per avere da un lato garanzie sulla riapertura dei Bar e dall’altro sul reimpiego dei lavoratori».