A scrivere sono i familiari dei ragazzi che frequentano l’istituto per sordomuti Annibale Maria di Francia e che, loro malgrado, si trovano coinvolti in una querelle che vede come prime “vittime” proprio i ragazzi affetti da disabilità
E’ di questa mattina la notizia della sospensione dello sciopero e del sit-in dei dipendenti della Cooperativa Futura che da una settimana hanno “occupato” il marciapiede, la scalinata e la piazza di fronte l’ingresso di Piazza Municipio in segno di protesta per la mancata retribuzione degli stipendi. Lunedì infatti si prospetta una giornata importante, forse decisiva, per le sorti della Futura ma sopratutto di chi vi presta servizio. Alle dieci, infatti, è prevista una conferenza indetta dall’onorevole Cateno De Luca (nei giorni scorsi a Messina), per chiarire, una volta per tutte, le ragioni che hanno portato i dirigenti della Cooperativa a non pagare i dipendenti pur avendo percepito le somma per i lavori effettuati fino al mese di gennaio. A seguire, alle 11, i lavoratori hanno ottenuto la tanto attesa convocazione da parte degli assessori Aliberti e Capone per discutere i veri -nodi- di una vertenza che ormai da settimana “anima” il panorama politico e sociale della città, con conseguenze che si ripercuotono negativamente prima di tutto su coloro che dell’aiuto del personale delle cooperative non possono fare a meno.
Così come spiegano bene i genitori dei ragazzi dell’Istituto per sordomuti “Annibale Maria di Francia”, autori di una lettera dal titolo quantomai significativo “Quando la burocrazie diventa handicap per i diversamente abili”, in cui esprimono nero su bianco tutte le difficoltà a cui stanno andando incontro a causa dello sciopero ad oltranza portato avanti dai lavoratori della futura. A tal proposito la settimana scorsa, nel primo giorno della protesta, l’assessore alle politiche sociali Pinella Aliberti, pur condividendo le legittime preoccupazioni degli scioperanti, aveva invitato gli stessi a mettere da parte la protesta per evitare di creare ulteriori difficoltà a coloro che già vivono una vita non troppo semplice.
Di seguito riportiamo per intero la lettera inviata dai familiari dei ragazzi, nella speranza che, almeno per qualche attimo, possa scuotere le coscienze di entrambe le parti -protagoniste- di una vicenda non facile da risolvere.
Il rientro a scuola dopo le vacanze di Pasqua ha riservato una spiacevole sorpresa ai ragazzi diversamente abili delle varie scuole cittadine: gli assistenti socio-sanitari della Coop. Futura sono in sciopero ad oltranza per il mancato pagamento delle loro retribuzioni mensili.
Questa situazione di enorme disagio lede i diritti dei bambini e ragazzi in difficoltà che necessitano di assistenza personale continua.
Quotidianamente i minori si ritrovano senza nessun aiuto che gli garantisca un’adeguata igiene personale; continuamente gli insegnanti chiamano i familiari o i tutori per accompagnare questi bambini e ragazzi in bagno e per effettuare le relative operazioni di pulizia.
Il Comune non riesce a far fronte alle richieste dei dipendenti della Coop. Futura, questi ultimi non possono continuare a lavorare facendo del volontariato, i Dirigenti Scolastici non hanno il personale A.T.A. formato e/o disponibile a svolgere momentaneamente tali mansioni, le famiglie vedono ricadere, anche durante l’orario scolastico, il peso della gestione dei bisogni fisiologici dei propri figli e sono costretti ad assentarsi dal posto di lavoro o a chiedere continui permessi.
I bambini e ragazzi sentono calpestata dalla burocrazia la loro dignità in quanto “persone” e lesi i diritti che la legge n. 104 e il vivere civile dovrebbero garantire loro.
Ci si domanda se questa situazione sia legittima e per quanto tempo il disagio debba perpetuarsi colpendo solo ed esclusivamente l’anello debole della catena sociale.
Inoltre, è mai possibile che in assenza degli assistenti socio-sanitari le scuole non siano attrezzate a far fronte a tali emergenze?
Può un diritto nel 2010 essere leso a tal punto da farci vergognare di essere cittadini messinesi?
I genitori dei ragazzi dell’Istituto per sordomuti “Annibale M. Di Francia”
foto Sturiale
