Le recensioni dei ristoranti ovvero: chi mi salva dalla fregatura?

Le recensioni dei ristoranti ovvero: chi mi salva dalla fregatura?

Mimma Aliberti

Le recensioni dei ristoranti ovvero: chi mi salva dalla fregatura?

domenica 21 Settembre 2014 - 06:25

Come scegliere un ristorante? Cerchiamo i consigli di un amico o consultiamo le recensioni in rete? Fidarsi sì, ma non ciecamente...

Passato il tempo in cui si chiedeva ad un amico dove portare a cena la fidanzata, ormai risulta più comodo accendere il pc o, meglio ancora, armarsi di smartphone e procedere con la selezione dei locali più gettonati dagli utenti della rete.

Il pensiero di base è questo: se il parere dell'amico mi ha procurato un'intossicazione alimentare quella volta, sentendo più pareri magari ci risparmiamo un paio di giorni a casa e qualche euro di disintossicanti!

In effetti il principio è ottimo: tutti, ma proprio tutti come vedremo, possono recensire i locali e quindi "salvarci" da una fregatura. In teoria, se è onesta, la condivisione delle proprie esperienze e conoscenze è un'ottima cosa, che diventa eccellente quando la condivisione è gratuita, si basa su numeri considerevoli, e quindi può essere più significativa dell'opinione del singolo.

Come procedere? Scegli la città e il sito da cui prendere il consiglio e vai alla ricerca del ristorante che fa per te.

Ora, è noto che il sito per eccellenza è Tripadvisor. I numeri sono impressionanti, contributori da tutto il mondo, opinioni su ogni locale, dall'hotel al bar sotto casa: chiedete e vi sarà dato…

Classifiche, foto, informazioni utili e, soprattutto, sopra ogni cosa, i commenti, le recensioni di chi ci ha mangiato di chi ha dormito o solo preso un caffè nel locale che ci interessa. Come se facessimo centinaia di telefonate ad amici e conoscenti per chiedere come si sono trovati: su Tripadvisor c'è tutto questo, dall'opinione sui piatti a quella sul cameriere, sugli arredi e sulla location. Vi suggeriscono che prendere, cosa non prendere, che stanza chiedere, quale invece è rumorosa per l'ascensore, etc. Milioni di dati canalizzati, strutturati, organizzati, per farci vivere meglio i momenti di svago….

Ma è proprio così? Chi sono i contributori? Chi controlla le recensioni? Come funziona il tutto?

Domande queste destinate a non trovare risposte oppure a trovarne di poco convincenti…

Su Tripadvisor possono scrivere tutti, si dovrebbe pensare, a rigor di logica, tutti quelli che in quel particolare locale ci sono stati, ma poi è facile vedere che ci sono dati contrastanti, cioè trovi persone che nell'arco delle 24 ore hanno provato 5-6 ristoranti.
Certo, ci si possono dare spiegazioni diverse e più logiche di quella di fame patologica, magari erano in vacanza e hanno inserito tutte le recensioni appena rientrati, certo, è logico, ma a volte si trovano stranezze che insospettiscono, gente che mangia in 4 ristoranti che magari stanno sulla stessa via e succede che: in 3 si mangia malissimo, il proprietario è scortese, il conto eccessivo e magari il cameriere ha starnutito nel piatto ma, nell'altro… beh, la perfezione! Un menu da ristorante stellato al prezzo di una trattoria di provincia. Qualità "d'alto bordo" in quantità da pranzo della domenica da nonna. Un posto eccellente…

Non è difficile trovare "incongruenze", dando uno sguardo alle recensioni su una pizzeria messinese molto nota, salta all'occhio un contributore esperto, 221 recensioni in tutto, andando a vedere viene fuori che 60 sono di locali di Messina e che, di queste, 32 "esternate" tra il 17 agosto ed il 21 agosto… 32!

Il sistema di Tripadvisor è semplice, se sei proprietario di un'attività ci devi mettere dati personali precisi, ci devi mettere la faccia ovviamente, dare recapiti, credenziali, tutto ciò che possa tacitare ogni dubbio. Se sei un cliente no, ti basta un indirizzo email o un profilo facebook, nessuno controlla, nessuno ha mai visto che un tale, ad esempio, ha recensito 32 locali in 5 giorni!

Non è assolutamente detto che queste recensioni siano fasulle, ma il dubbio è legittimo, e come questo ce ne sono tanti altri.

C'è chi si è preso la briga di provare, bastano 15 minuti per creare un nuovo indirizzo mail, un profilo e una recensione, ancora più facile registrarsi da un falso profilo facebook.

I ristoratori denunciano anche "ricatti" da parte dei clienti che cercano sconti minacciando altrimenti recensioni negative, una giungla in cui è difficile districarsi.

Si sono intentate tante cause contro questo sito, è nata una class action per cercare di regolarizzare il mondo delle recensioni online.

Albergatori e ristoratori contestano il poco controllo, contestano il metodo, contestano l'algoritmo (come lo definiscono quelli di Tripadvisor) che sta alla base dei calcoli che hanno deciso le classifiche che tutti vedono, che tutti consultano, su cui molti si basano per decidere.

Si contesta che ristoranti con pochissime recensioni siano davanti a ristoranti con moltissime recensioni, questioni matematiche sì, ma anche di sistema. Il sistema di raccolta dei dati, i controlli che sembrano insufficienti, altrimenti non si spiegherebbe come un tipo possa avere scritto recensioni surreali a tappeto di decine di attività mai visitate concludendo con un "… i filtri di TA non funzionano. Qui si può scrivere qualunque cosa.".

Come difendersi? Difficile dirlo, difficile fare proposte.

Forse le regole dovrebbero essere più ferree, forse basterebbe far mettere la faccia anche al cliente, controllare almeno le più grosse incongruenze (un hotel a Roma ricevette recensioni fino ad oltre 7 anni dopo la chiusura), mettere più vincoli per l'utente forse potrebbe scoraggiare chi è in mala fede, potrebbe bastare richiedere (sotto totale garanzia della privacy) gli estremi di un documento oppure un numero di cellulare a cui inviare gli estremi per la registrazione per esempio, controllando certo, altrimenti è del tutto inutile. Servono filtri, filtri veri.

Tutti andrebbero tutelati: i consumatori ma anche i ristoratori, quelli corretti almeno… Sì perché se ci sono false recensioni, positive o negative, è perché a taluni ristoratori ovviamente fanno comodo.

Alla fine una telefonata all'amico che gira per locali fa sempre comodo, se poi il vostro amico riesce a girarne 32 in 4 giorni è l'uomo che fa per voi!

Mimma Aliberti

6 commenti

  1. Ottima e abbondate…l’informazione data. Grazie

    0
    0
  2. Ottima e abbondate…l’informazione data. Grazie

    0
    0
  3. complimenti veramente…
    come non darle ragione Sig. Aliberti.
    quando mia moglie legge certe recensioni pensa che sono diventati tutti carlo cracco…o peggio ancora bastianic

    0
    0
  4. complimenti veramente…
    come non darle ragione Sig. Aliberti.
    quando mia moglie legge certe recensioni pensa che sono diventati tutti carlo cracco…o peggio ancora bastianic

    0
    0
  5. Leggere con accortezza,
    – non considerare molto la graduatoria ma cercare invece di interpretare le recensioni,
    – verificare quante recensioni ha fatto un contributore ed in quante città,
    – se la recensione è particolareggiata o generica
    – se il recensore ci mette la faccia ( se c’è una sua foto o no),
    – non considerare le eccellenti e le pessime se sono poche e si equivalgono (mi è capitato di vedere contributori con una sola recensione, pessima, generica e quindi sicuramente falsa),
    – Per le eccellenti e le pessime verificare anche le altre recensioni del contributore.

    Interpretando i dati di Tripadvisor quasi mai mi sono trovato male, resta il fatto che per andare a mangiare una pizza non si può passare ore davanti al PC per informarsi!

    Quando giravo per cittadine e paesi ed ancora non era il tempo di Tripadvisor, usavo chiedere ai farmacisti (e non ho mai preso fregature) perché questi normalmente non hanno interessi di parte, in un paese conoscono tutto e tutti ed appartengono quasi sempre ad un ceto sociale che permette loro un’ampia e consapevole selezione dei locali.

    0
    0
  6. Leggere con accortezza,
    – non considerare molto la graduatoria ma cercare invece di interpretare le recensioni,
    – verificare quante recensioni ha fatto un contributore ed in quante città,
    – se la recensione è particolareggiata o generica
    – se il recensore ci mette la faccia ( se c’è una sua foto o no),
    – non considerare le eccellenti e le pessime se sono poche e si equivalgono (mi è capitato di vedere contributori con una sola recensione, pessima, generica e quindi sicuramente falsa),
    – Per le eccellenti e le pessime verificare anche le altre recensioni del contributore.

    Interpretando i dati di Tripadvisor quasi mai mi sono trovato male, resta il fatto che per andare a mangiare una pizza non si può passare ore davanti al PC per informarsi!

    Quando giravo per cittadine e paesi ed ancora non era il tempo di Tripadvisor, usavo chiedere ai farmacisti (e non ho mai preso fregature) perché questi normalmente non hanno interessi di parte, in un paese conoscono tutto e tutti ed appartengono quasi sempre ad un ceto sociale che permette loro un’ampia e consapevole selezione dei locali.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007