Acquedolci. Apre i battenti la mostra fotografica -La Memoria dell'Oggi-

Acquedolci. Apre i battenti la mostra fotografica -La Memoria dell’Oggi-

Acquedolci. Apre i battenti la mostra fotografica -La Memoria dell’Oggi-

lunedì 18 Ottobre 2010 - 17:25

Sono foto che risalgono a prima ancora della nascita del centro abitato in seguito alla frana che ha colpito San Fratello, nel Gennaio 1922.

E’ stata inaugurata preso la -Casa delle Culture-, Domenica 17 Ottobre, la mostra -La Memoria dell’Oggi-, foto storiche di Acquedolci a cura dell’Assocazione Culturale Mediterraneo.

-Nel decennale dell’ACM – ha detto il presidente dell’associazione, il giornalista libico Farid Adly – abbiamo voluto regalare alla nostra cittadina un dono gradito di memoria storica: le foto che documentano il passato di Acquedolci. Molti dei nostri cittadini vi troveranno le foto della loro gioventù oppure le foto dei loro cari. Oltre, certamente, alla memoria dei luoghi e delle tradizioni-.

Le foto sono state raccolte dopo un lavoro di ricerca sul territorio, contattando persone e famiglie per poter accedere alle loro risorse fotografiche. A questa ricerca hanno contribuito moltissimi cittadini, dall’ex sindaco Nino Galati, al dott. Messina, dalla segrataria dell’ACM, la dott.ssa Di Giorgio, all’avv. Domenico Ugdulena, e molti altri… La ricerca è stata curata dal dott. Luis Lo Pinto, da Salvatore Gerbino e da Riccardo Platemoli.

Nella mostra si trovano foto della torre del castello, poi fatta saltare con le dinamite a metà degli anni sessanta, del campo di calcio davanti alle scuole elementari, delle prime case del quartiere cosiddetto Nuovo Piano Regolatore, delle processioni degli anni trenta e delle manifestazioni del Partito fascista, delle lotte per la casa a metà degli anni settanta, delle squadre di calcio degli anni 50, della banda musicale degli anni 30, del passaggio da Acquedolci del Giro d’Italia – tappa Palermo Taormina del maggio 54 e un giro automobilistico di Sicilia della fine degli anni 40, della festa per la vittoria della Repubblica nel referndum del 46, dei festaggiamenti per l’autonomia del 69 e del primo Consiglio Comunale, eletto nel 1970.

Ci sono poi i momenti di lavoro, di riposo e divertimento: Lo Zammarificio (la fabbrica del trattamento dell’agave; anni ’20) e i Paraturi (Gualchiera alimentata ad acqua; anni ’20) , il sugherificio degli anni 50, la trebbiatura in Contrada Oliveto degli anni ’40 e la lavorazione degli agrumi. I lavori stradali e la costruzione delle piazze del Duomo e del Municipio. Le passeggiate sul calesse, le feste familiari alla spiaggia dei primi del secolo scorso, le battute di caccia, la macellazione del maiale e i giochi dei bambini in cortile.

Due foto molto interessanti risalgono addirittura alla fine dell’800: un operaio all’interno del Castello e una foto che risale al 1898 che ritrae l’Ndivina vintura (una donna zingara, accompagnata da una scimietta, che gira i paesi su un carretto e legge il futuro agli sprovveduti).

La mostra rimarrà aperta fino al 31 Ottobre 2010 presso la Casa delle Culture in via Vittorio Emanuele II, 3-5.

Orario al pubblico: tutti i giorni, dalle 16.00 alle 20.00.

Per le scuole, su prenotazione, di mattina.

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