Questo il titolo dell'iniziativa promossa dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti Mediterranea, le cui opera rimarrano esposte dal 19 giugno al 4 luglio

Senza veli. Così, metaforicamente, gli artisti allievi dell’Accademia di Belle Arti Mediterranea hanno deciso di mettersi in gioco esponendo le loro opere, dal 19 giugno al 4 luglio, al quarto piano del Teatro Vittorio Emanuele. “Messi a nudo” è appunto il titolo della mostra, un concetto a cui gli allievi si sono ispirati per creare opere innovative di pittura, decorazione e ceramica.

La mostra sarà divisa in settori, una parte dedicata alla ricerca accademica degli allievi, con riproduzioni ed acquerelli ispirati a grandi autori ed opere famose, un’altra, invece, dedicata alla pura espressione personale dell’artista, al suo talento, al suo stile, alla sua creatività. I visitatori potranno così imbattersi in fedeli riproduzioni di capolavori del passato ma anche in scatole, porte, sedie, lampade, insomma oggetti di uso comune reinventati dall’estro e dalle sperimentazioni degli allievi dell’Accademia.

Ed ancora grandi disegni in chiaro scuro, incisioni su lastre di zinco trasfigurate su carta, tutto allo scopo di svelare l’anima dell’artista e dello stesso oggetto che egli s’impegna a trasformare.

“Messi a nudo” perché l’artista espone la sua personalità, la “offre” al pubblico ed alla critica, senza timore, senza imbarazzo, con opere che non coprono ma inneggiano alla purezza di un talento corretto solo dalla tecnica, senza vincoli espressivi, in una sorta di anarchia artistica, strumento per raggiungere un unico scopo: essere soli con se stessi, tirare fuori quel che si ha dentro o, semplicemente, trasformarlo, comunicarlo.

“Dire che Messina è una città povera d’arte, – sono le parole di alcuni degli allievi – legata troppo alla tradizione e al passato è scontato anche se è la verità. Posso solo dirvi che non è solo una mostra accademica, ma anche l’espressione dell’anima e della personalità di ragazzi che hanno deciso di fare della propria passione un lavoro,di vivere con l’arte e per l’arte”.