Dall’Ars al Vittorio Emanuele la mostra “Scrittori siciliani del novecento. Un secolo di letteratura italiana

Dall’Ars al Vittorio Emanuele la mostra “Scrittori siciliani del novecento. Un secolo di letteratura italiana

Dall’Ars al Vittorio Emanuele la mostra “Scrittori siciliani del novecento. Un secolo di letteratura italiana

giovedì 11 Novembre 2010 - 13:15

Dopo il successo ottenuto a Palermo e Bruxelles sarà a Messina dal 13 novembre al 7 gennaio. 170 rare prime edizioni di 78 autori e 31 locandine di film. Esposto anche un dattiloscritto de -I giganti della montagna- con correzioni autografe di Luigi Pirandello

Dopo aver ottenuto un grande successo di visitatori e di critica a Palermo e a Bruxelles arriva a Messina il prossimo 13 novembre, su iniziativa dell’on. Giovanni Ardizzone, presidente del Collegio dei deputati questori dell’Ars, e dell’on. Giuseppe Apprendi, presidente della Commissione di vigilanza sulla Biblioteca del Parlamento siciliano, la mostra itinerante “Scrittori siciliani del Novecento. Un secolo di letteratura italiana”. La rassegna, che sarà ospitata nella prestigiosa sede del Teatro Vittorio Emanuele, rientra fra le iniziative organizzate per il ventennale della scomparsa di Leonardo Sciascia e ha ricevuto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica. Rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2011.

Realizzata in collaborazione con la Biblioteca centrale della Regione siciliana, con le Università degli studi di Palermo e Messina, con la Fondazione Leonardo Sciascia, l’esposizione, che sarà allestita nel foyer al secondo piano, offre al visitatore oltre 170 rare prime edizioni di 78 autori e 31 locandine d’epoca di film tratti da opere letterarie.

Inoltre, per l’intera durata della mostra si avrà la possibilità di assistere in due salette riservate alle proiezioni alla serie televisiva “Scrittori siciliani e cinema” realizzata da Giuseppe Tornatore per la RAI negli anni ’80: ben quattro puntate, dedicate rispettivamente a Verga, Pirandello, Brancati e Sciascia.

L’esposizione sarà inaugurata sabato 13 novembre, alle ore 11: nella sala al IV piano del Vittorio Emanuele, dopo il saluto delle autorità, sarà proiettato un breve filmato di sette minuti, un collage di interviste realizzate dalla Rai con Leonardo Sciascia, e con Gesualdo Bufalino che parla dello scrittore di Racalmuto. Seguirà un incontro sul tema della mostra cui parteciperanno: Salvatore Ferlita, docente all’Università Copernico di Torun (Polonia), ricercatore di italianistica nell’Università di Palermo, critico letterario, giornalista e scrittore, Girolamo Cotroneo, professore emerito di Storia della Filosofia nell’Università di Messina e critico letterario; Cosimo Cucinotta, ordinario di Letteratura italiana contemporanea nell’Università di Messina. Subito dopo si apriranno i battenti della mostra al secondo piano.

-Desidero ringraziare l’on. Ardizzone – dichiara il presidente dell’Ente autonomo regionale Teatro di Messina, Luciano Ordile – per questo regalo che ha voluto fare alla nostra città. Si tratta di una mostra di grande valore culturale che mette nella giusta evidenza l’apporto decisivo e fondamentale degli scrittori siciliani alla letteratura italiana del secolo scorso. Per me è anche un’emozione particolare per il ricordo della grande amicizia che mi legava a Leonardo Sciascia e di cui lui mi onorava-.

“Scrittori siciliani del Novecento. Un secolo di letteratura italiana” si divide sostanzialmente in due parti, una bibliografica e un’altra dedicata alle locandine.

Parte bibliografica – Si tratta di un’originale “finestra letteraria” che vuole raccontare, con oltre 170 volumi (rare prime edizioni), non solo la storia del pensiero degli scrittori siciliani del secolo scorso, ma anche l’influenza dagli stessi esercitata sullo sviluppo culturale, politico e sulla produzione cinematografica italiana ed europea. Numerosi scrittori siciliani, infatti, influenzarono con le loro opere il pensiero del Vecchio Continente, tanto che molti di loro, a partire da Sciascia, sono fra i più tradotti: Verga, Pirandello, Vittorini, Tomasi di Lampedusa, Bufalino, Camilleri. È una carrellata che comincia con “Il Marchese di Roccaverdina” del 1901 di Luigi Capuana, fino alla “Congiura dei loquaci” del 2000 di Gaetano Savatteri, passando per nomi quali Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Giuseppe Fava e Andrea Camilleri. Sarà in esposizione anche il dattiloscritto dei “Giganti della montagna” (1931) che reca correzioni autografe di Pirandello.

Il visitatore potrà attraversare un suggestivo percorso tracciato da ben 78 autori, che dedica una speciale sezione a Sciascia (circa 15 volumi in lingua italiana e una decina in lingue straniere, dal norvegese al ceco); ed essere incuriosito da foto d’epoca e ritratti degli autori e da una “fotostoria” che racconta il ‘900 siciliano.

Fra gli altri “pezzi” di maggiore pregio bibliografico presenti nella mostra, si segnalano la prima edizione del “Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa da cui è tratto il film di Luchino Visconti; i primi volumi di poesie di un ancora sconosciuto Salvatore Quasimodo (“Acque e terre”, “Oboe sommerso”, “Erato e Apollion”); le stampe private realizzate da un Gesualdo Bufalino già famoso (“Calende greche”) e le “9 liriche” di Lucio Piccolo di Calanovella; le pregevoli edizioni art nouveau di Maria Messina (“I racconti di Cismè”) e quelle futuriste di Enrico Cavacchioli (“L’incubo velato”).

Locandine – Questa singolare sezione descrive il legame fra letteratura e cinema (tanto caro a Sciascia) grazie a ben trentuno locandine di famosi film tratti da opere di scrittori siciliani, come “Cadaveri eccellenti” (1976) da “Il contesto” di Sciascia; “Gelosia” (1942) dal “Marchese di Roccaverdina” di Capuana; “Pensaci Giacomino” (1936); “Il Gattopardo” (1963); ed ancora “Anni difficili” (1948) da “Il vecchio con gli stivali” di Vitaliano Brancati.

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