Quaranta proiezioni di cui ventidue lungometraggi, numerose le prime nazionali ed europee, undici performance dal vivo, fra cui Giovanni Allevi, il capolavoro assoluto di Marco Baliani, Kohlhaas, e la Jam session di Ahmad Muktar con artisti siciliani, cinque mostre fotografiche internazionali, una co-produzione teatrale sui fatti di Reggio Calabria, due seminari internazionali, dieci incontri formativi/conferenze stampa con intellettuali, registi e artisti. Oltre sessanta sono stati gli ospiti nazionali ed internazionali di altissimo profilo culturale ed etico. Fra essi: Vincenzo Consolo, Rita Borsellino, Renzo Rossellini, Giorgio Boatti, Adriano Aprà, Vincenzo Macrì e poi giornalisti, registi, scrittori ed intellettuali del mondo arabo, fra cui il direttore della prestigiosa biblioteca di Bagdad (Dr. Saad Eskander) l’advisor del Ministero della Cultura Irakena (Kamel Shiaa Abdallah), i vertici delle Nazioni Unite in Iraq (Paolo Lembo – direttore dell’UNDP/ONU in Iraq, Mr. Muhy Al Khateeb ambasciatore UNESCO).
Oltre cinquemila le presenze al Parco Horcynus Orca nei giorni della manifestazione.
Numericamente e qualitativamente rilevante la copertura mediatica nazionale ed internazionale che ha caratterizzato il progetto nel suo complesso.
Tra i network e le agenzie internazionali citiamo innanzitutto Le Monde e FRANCE PRESSE, presenti entrambi con un proprio corrispondente. L’agenzia di stampa francese ha operato ben 4 lanci, ripresi integralmente da oltre 100 testate giornalistiche del mondo arabo-mediterraneo. Radio Montecarlo per il Medio Oriente, network radiofonico multinazionale in lingua araba, seguitissimo nei paesi arabi è stato anch’esso presente con proprio corrispondente ed ha coperto costantemente l’evento. ELAPH, testata on-line sopranazionale, con oltre 25 milioni di contatti giornalieri ha dato ampio spazio all’evento, riservandogli inoltre una significativa presenza sulla propria home page della sezione culturale per diversi giorni. Inoltre, hanno seguito con costanza il festival AL HURRA (tv di Dubai), DEUTSCHE VILLE, RADIO IRAQ FREE di Praga, AL HAJAT testata giornalistica sopranazionale, AL MADA testata giornalistica irachena, AL-NASRI AL-YOOM quotidiano de Il Cairo (Egitto), AL SABAH AL-JADID testata giornalistica irachena.
Su questa base Erfan Rachid, curatore della sezione araba del festival e già responsabile dei servizi internazionali per il mondo arabo dei network RAINEWS 24 e ADN KRONOS ha potuto stimare in circa 100 milioni gli utenti che sono stati raggiunti in maniera non occasionale dalla comunicazione sul festival nel mondo arabo-mediterraneo, con un numero non stimabile ma ragionevolmente molto superiore di contatti occasionali.
Tra i media nazionali sono stati presenti al Festival con un proprio inviato RADIO VATICANA, il network radiofonico IN BLU, RAINEWS24 (che oltre ai servizi nei notiziari ha realizzato uno speciale di presentazione del Festival), ADN KRONOS (che oltre ai lanci quotidiani ha inserito un servizio sul proprio rotocalco video in web), il MANIFESTO ed EUROPA. Il TG3 ha realizzato un proprio servizio sul festival all’interno del proprio telegiornale, RADIOTRE ha dato ampio spazio attraverso uno speciale nella trasmissione ALADINO, REPUBBLICA ha coperto ampiamente l’evento sia sul cartaceo che su REPUBBLICA ON LINE dove è presente un ampio resoconto del festival, che è stato per circa un giorno evidenziato con un box sull’home page come apertura di spalla del giornale on line. Una buona visibilità il festival l’ha anche avuta sulle testate on line nazionali quali MSN, Libero, Il Cinematografo, Viva il Cinema, ecc.
Tra le testate locali e regionali sono stati presenti in maniera strutturata con inviati e servizi speciali e/o continuativi GAZZETTA DEL SUD, RTP RADIO TELEVISIONE PELORITANA, IL GIORNALE DI SICILIA, MESSINA WEB TV, RADIO STREET MESSINA, e in occasione dei Seminari Internazionali SICILIA e ANTENNA SICILIA.
Particolare rilevanza culturale e politica ha avuto il Seminario Internazionale organizzato con i vertici dell’ONU, che ha costituito il 1° incontro civile dopo la deliberazione delle Nazioni Unite di rientrare sul territorio iracheno, al fine di favorire i processi di pacificazione e di sviluppo democratico del paese.
In questo senso l’appello conclusivo per la tutela della cultura laica in Iraq, firmato dai tanti intellettuali arabi e italiani presenti al festival e dagli stessi rappresentanti dell’ONU in Iraq riveste un’importanza notevolissima.
L’appello infatti da un lato richiama gli intellettuali laici iracheni all’alta responsabilità di contribuire ai processi di pacificazione e di costruzione di uno Stato laico e democratico in Iraq, dall’altro lato impegna la Comunità internazionale a sostenere e tutelare il Patrimonio umano intellettuale iracheno. L’Horcynus Festival, così, si inserisce pienamente in questa prospettiva politica e crediamo abbia cominciato a dare un primo piccolo contributo in questa direzione. Non a caso durante il Festival sono nati progetti di cooperazione internazionale tra attori culturali, della ricerca scientifica e della sanità di comunità italiani e il Ministero della Cultura Iracheno, con la sua Biblioteca Nazionale.
Di grande interesse la ricaduta educativa che il festival ha avuto nella nostra città. Moltissimi i giovani presenti e da ripetere l’esperienza di crediti formativi svolta da un gruppo di 35 ragazzi che hanno anche girato un corto metraggio insieme al più celebre regista franco-algerino presente come ospite al festival Said Ould Khalifa.
Un’ultima annotazione in chiave futura: l’UNDO/ONU ha chiesto di partecipare in maniera strutturata alle iniziative politico-culturali della Fondazione, così come la RAI – Radio Televisione Italiana ha aderito quale partner all’Horcynus Festival, tramite RAISAT.
