L'amministrazione Buzzanca come Cupido fa centro nel “cuore” dei messinesi. Strade affollate fino a tarda notte, file davanti a teatri e musei. Giuseppe Restifo (Rete Ecologia Sociale) propone l'intitolazione dell'Antiquarium all'archeologo messinese Giacomo Scibona
La ‘Notte della cultura’ sembra proprio aver entusiasmato i messinesi che nella notte degli innamorati, sfidando il freddo e le gelide temperature, hanno affollato le strade della città animando musei, librerie, cinema e teatri. Vista la concomitanza con la festa di san Valentino, l’amministrazione Buzzanca, indossando un po’ le vesti di Cupido, ha dunque scagliato la freccia giusta che ha colpito al “cuore” dei cittadini. Una scintilla, quella scoccata, che ha convito il primo cittadino e il vice-sindaco Ardizzone ad avanzare la proposta di istituzionalizzare la notte della cultura proprio il giorno di san Valentino. Ma c’è di più, perché il team di Buzzanca, sull’onda inarrestabile dell’entusiasmo sembra intenzionata a fare di tutto affinché Messina diventi capofila per l’organizzazione della ‘Notte della cultura’ che avvenga in concomitanza in tutte le città della Sicilia. Come ha infatti tenuto a specificare l’assessore alla cultura, «le amministrazioni passano ma noi vorremmo lasciare un segno».
E tra le varie iniziative che hanno permesso di dare forma all’evento, l’apertura al pubblico dell’Antiquarium del Municipio all’interno del quale sono custoditi numerosi reperti risalenti all’epoca di Normanni e Svevi e per il quale il rappresentante di Rete Ecologia Sociale Giuseppe Restifo chiede l’intitolazione all’archeologo messinese Giacomo Scibona che, scrive Restifo «con grande competenza aveva intrapreso e seguito lo scavo di tutto il cortile, durato ventinove anni». Una proposta che Rete Ecologia Sociale intende portare avanti attraverso una raccolta firme avviata subito dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Buzzanca la sera del 14.
