L'editing è stato consegnato questa mattina all'assessore Scoglio dagli architetti Vittori e Vogler. Durante la notte della cultura la proiezione dell'opera
Consegnato questa mattina all’assessore allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, dall’architetto Arturo Vittori cofondatore con lo svizzero Andreas Vogler, del team di designer di Architecture and Vision, l’editing finale per la realizzazione dell’opera d’arte da collocare in via Porta Messina, nell’area denominata “Piazza della Memoria”, nell’ambito dei lavori di riqualificazione connessi al Programma Integrato Strategico Sistemi Commerciali (Pis), definiti dall’amministrazione del sindaco, Giuseppe Buzzanca.
Vittori e Vogler, con il progetto “La Fenice rinasce più gloriosa”, che troverà posto nell’area della piazza della Memoria, si sono classificati al primo posto del bando indetto dal Comune per il quale era stata istituita una apposita commissione giudicatrice, secondo la legge 717 del 1946, che è stata presieduta dal dirigente dell’Ufficio programmi Complessi, ing. Giovanni Caminiti, e formata dalla dott.ssa Caterina Di Giacomo, dirigente storico dell’arte moderna e contemporanea su delega della Soprintendenza di Messina, dall’arch. Benedetto la Macchia, progettista architettonico degli spazi, e dagli artisti arch. Gianfranco Anastasio e prof. Antonio Freiles.
Durante la notte della cultura del 12 febbraio nel corso dell’odierno incontro a palazzo Zanca è stato decisa la proiezione di immagini computerizzate, attraverso il video schermo di Largo Minutoli, per far vedere in anteprima la sistemazione dell’opera prevista per marzo prossimo. L’intervento artistico contribuirà in maniera sostanziale a definire e distinguere la nuova immagine complessiva dello spazio, attraverso una sua caratterizzazione tridimensionale, innescando un processo di identificazione nella memoria collettiva positiva della città.
L’opera è infatti una suggestiva interpretazione artistica del simbolo mitologico de La Fenice, o Phoenix, che per le diverse culture è sempre stata caratterizzata come un uccello con le piume colorate che, dopo una lunga vita, muore in un incendio per sua volontà, solo per risorgere dalle ceneri. La piazza presenterà, a corredo dell’opera, una pavimentazione a caleidoscopio in pietra lavica e dorata di Mistretta, con elementi trasparenti, in una visione metaforica del passato. Le sedute laterali sono rivestite in pietra bianca di Mirto ed i muretti laterali esterni sono in pietra lavica. L’illuminazione della piazza, è con corpi illuminanti bassi, posizionati al di sotto dei sedili, e proiettanti sul piano pavimentato in maniera diffusa. I due architetti vincitori del bando, che recentemente, a Monaco di Baviera, avevano presentato MercuryHouseOne, un modulo spazio abitativo mobile che unisce la tecnologia all’ecologia, dal 2003 sono impegnati nello sviluppo di progetti innovativi e nel trasferimento tecnologico fra ambiti diversi, per applicazioni aerospaziali e terrestri.
I progetti del team hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e sono stati esposti in varie sedi; nel 2006 il prototipo della tenda per ambienti estremi DesertSeal (2004) è stato inserito nella collezione permanente del Museum of Modern Art, New York, e nel 2007 un modello della stazione gonfiabile MoonBaseTwo (2007) – ideata per l’esplorazione della Luna – è stato incluso nella collezione del Museum of Science and Industry di Chicago, mentre MarsCruiserOne (2007), il progetto di veicolo-laboratorio pressurizzato per l’esplorazione di Marte, è stato esposto al Centre Georges Pompidou di Parigi, durante la mostra Airs de Paris.
