Scimone: il 90% dei siti che verranno aperti al pubblico sono stati restaurati grazie alla Soprintendenza. Nell'articolo correlato, l'intero programma della notte della cultura
-Abbiamo indetto questa conferenza per far capire alla cittadinanza che esistiamo e che la nostra attività è importante-.
Così il soprintendente Rocco Scimone, che stamattina ha dato il via alla conferenza di presentanzione dell’iniziative organizzate dall’ente nell’ambito della notte della cultura che si svolgerà a cavallo tra sabato notte e domenica.
La Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali, infatti, aderisce anche a questo secondo appuntamento con La Notte della Cultura, promossa dall’ Assessorato Politiche Culturali.
Per l’occasione verranno aperti i locali di viale Boccetta n. 38, opportunamente allestiti, a partire dalle 20,30 di sabato fino alle 02,00 di domenica. Dopo l’apprezzata esperienza dello scorso anno, che ha offerto l’opportunità ai numerosi visitatori di ammirare una vasta quantità di armi antiche dismesse, il salone di rappresentanza, ospiterà Libri antichi restituiti: le carte della Soprintendenza raccontano la città, a cura del Servizio per i Beni Bibliografici e Archivistici, diretto dall’arch. Marisa Mercurio; la mostra è stata coordinata dagli archh. Marisa Mercurio e Giuseppe Pantò Responsabile della U.O. XIV dello stesso Servizio. Saranno esposte: lettere autografe di Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, gentilmente concesse dall’Amministrazione Comunale di Messina e corredate da una perizia tecnico-scientifica a suo tempo redatta dal dott. Gianfilippo Villari, allora Soprintendente a Messina; atti dell’archivio storico del Servizio per i Beni Architettonici della Soprintendenza di Messina, documenti grafici, fotografici e corrispondenza di alcuni edifici monumentali della città nel periodo della ricostruzione post-terremoto e post-bellico.
La ricerca archivistica e l’allestimento della mostra sono stati realizzati con la collaborazione dei Direttori e del personale del Servizio per i Beni Architettonici, del Servizio per i Beni Paesistici e del Servizio per i Beni Storico-Artistici ed Etno-Antropologici. Saranno esposti libri antichi restaurati sotto la direzione della Soprintendenza di Messina provenienti dal Fondo Basiliano della Biblioteca Comunale di Mandanici; volumi provenienti dal Gabinetto di Lettura di Messina e dalla Parrocchia di Zafferia; clichè del XVII secolo con l’immagine di Santa Sofia, gentilmente concesso per l’ occasione da p. Cardullo, parroco della chiesa di S. Nicolò di Zafferia. Lo studio e la rappresentazione grafica dei documenti di Zafferia è stata curata dalla dott.ssa Patrizia Somma e dall’arch. Enrico Zaccone. Sarà ospitata una esposizione, a cura del Gabinetto di Lettura di Messina, dal titolo “Messina nel passato”, costituita da cospicuo materiale bibliografico relativo alla storia di Messina e della Sicilia, oltre a preziose testimonianze di prodotti librari delle tipografie messinesi dei secoli XVIII-XX. Alle 23,00 è previsto un saggio di restauro di documenti antichi a cura del laboratorio Deborah Kamm di Messina.
Il Servizio per i Beni Storico-Artistici ed Etno-Antropologici, diretto dalla dott.ssa Grazia Musolino, cura l’allestimento di Testimonianze di pittura medievale nel messinese: provvedimenti di tutela ed interventi di restauro, che ha lo scopo di rendere noti alcuni esempi inediti di pittura murale databili tra il XII e il XIII secolo.
Malgrado la frammentarietà dei testi recuperati i brani presentano un notevole interesse sotto il profilo storico-artistico e consentono di ampliare la conoscenza di una produzione importantissima, ma in area messinese, soggetta a perdite irrimediabili. In merito è stato avviato un approfondimento ancora in corso sui contesti di provenienza dei dipinti al fine di formulare ipotesi e proposte per uno studio che comunque sarà suscettibile di ulteriori approfondimenti e sviluppi. Le problematiche storico-artistiche che riguardano i dipinti dell’Immacolatella e dello scavo di largo San Giacomo sono state illustrate in appositi pannelli, redatti da Grazia Musolino ed Elvira D’Amico (progetto grafico di Riccardo Vadalà), collocati all’ interno del percorso espositivo. In atto si presentano gli affreschi staccati pertinenti al ciclo pittorico della chiesetta di origine basiliana detta “dell’ Immacolatella”, situata nel villaggio di Santo Stefano Briga, segnalati intorno al 1970 dall’Associazione Amici del Museo. E’ inoltre esposto l’ affresco proveniente dallo scavo di Largo San Giacomo.
Il programma dell’Istituto preposto alla tutela dei Beni Culturali, in collaborazione con il Distaccamento della Marina Militare, prevede inoltre un evento di particolare interesse: le visite guidate al Forte SS. Salvatore, coordinate dall’arch. Alessandra Ministeri (che ha diretto i lavori di restauro con la collaborazione del geom. Vincenzo Reale), a partire dalle 19 fino alle 24. Saranno messi a disposizione della cittadinanza bus gratuiti con partenza da piazza Duomo.
L’imponente monumento, ubicato sulla estrema punta del porto naturale della città, è una complessa struttura difensiva cinquecentesca trasformata nel corso degli anni dalle molteplici vicende belliche e, in virtù della peculiare posizione geografica, predisposta nel 1934 dalla curia ad accogliere la base d’appoggio della stele votiva della statua della Madonna, protettrice della città. Con la conclusione degli ultimi lavori di restauro realizzati con un finanziamento del P.O.R. 2000-2006 è stato possibile completare e restituire alla fruizione sia gli ambienti esterni della struttura, dotata di tre terrazzi a livelli diversi, che gli ambienti interni del monumento.
L’intervento di restauro si è svolto con uguale metodologia e tecniche d’intervento conservativo già avviato dalla Soprintendenza nel precedente lotto completato nel luglio 1998. Si è voluto evidenziare e quindi dare una lettura delle tante stratificazioni e trasformazioni subite dal monumento nel corso di quattro secoli per fenomeni naturali o per i cambiamenti di destinazione d’uso. E’ stato realizzato l’impianto di illuminazione e climatizzazione di tutti gli ambienti. Com’è noto il Forte SS. Salvatore è ubicato all’interno della cittadella militare, pertanto sono state avviate importanti trattative con il Comando Militare – per regolarne le modalità – affinché possa essere consentita la futura pubblica fruizione. In attesa che ciò si concretizzi sarà interessante approfittare della ghiotta occasione per godere della momentanea singolare opportunità. Infine nei locali della Biblioteca Regionale, in via I Settembre, sarà allestita la mostra documentaria Guttuso e la città dello Stretto curata, in sede di collaborazione istituzionale, dalla dott.ssa Caterina Di Giacomo, responsabile della U.O. Promozione Arte Contemporanea della Soprintendenza. La mostra si propone di indagare gli stretti rapporti del pittore con la nostra Città, particolarmente fecondi negli anni 1949/53 nell’ambito del vivace clima intellettuale favorito da insigni personalità intorno all’Associazione del Fondaco, e di nuovo alla fine del suo percorso artistico quando fu coinvolto nel programma decorativo per il teatro Vittorio Emanuele, con la realizzazione della Leggenda di Colapesce.
