Dal museo al teatro, al Vittorio la performance “19 08”

Dal museo al teatro, al Vittorio la performance “19 08”

Redazione

Dal museo al teatro, al Vittorio la performance “19 08”

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mercoledì 29 Novembre 2023 - 07:59

L’evento, prodotto dal Clan degli Attori, a margine della mostra permanente dedicata al sisma

MESSINA – Appuntamento al Teatro “Vittorio Emanuele”. Venerdì 1 dicembre, alle 21, è in programma una performance speciale organizzata dal Museo regionale di Messina e prodotta dal Clan degli Attori: “19 08”. L’appuntamento nasce a margine della mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà” dedicata al sisma che cambiò il volto di Messina, aperto al pubblico dal 28 novembre. 

L’iniziativa e la mostra

L’esibizione, a ingresso libero, i cui testi sono a cura di Giusi Arimatea e la regia di Giovanni Maria Currò, vede protagonisti sulla scena gli attori Mauro Failla e Alessio Bonaffini.

“Si tratta di un incontro tra modi diversi e complementari con cui abbiamo inteso avvicinare il cittadino-spettatore alla storia di Messina parlando del grande terremoto del 1908, attirandolo verso il centro della scena attraverso suoni, immagini, parole, suggestioni. il teatro ha il potere e il privilegio di avvicinare il pubblico fino a far toccare con mano la materia del racconto, attivando vibrazioni che sono tanto più intense quanto più il racconto è parte della nostra vita, e in questo caso credo proprio che l’essenza del racconto risieda nella memoria silente di ognuno di noi”, spiega Orazio Micali, direttore del Museo regionale.

La performance

L’intento del Clan degli Attori è restituire tanto il sogno che l’Aida aveva regalato quanto il disastro che di lì a poche ore avrebbe funestato la città di Messina.

Una ricognizione che è frutto di indagine storiografica e che focalizza l’attenzione sulla cronaca dei fatti vissuti dagli stessi cittadini cui il teatro restituisce oggi la possibilità di raccontarli. Trasfigurati dal tempo, dal dolore, finanche dal desiderio di ricominciare.

Corredata da un apparato multimediale che recupera il passato con strumenti del presente, la cronaca si affida a un reading a due voci che a teatro acquista ulteriore forza dall’impianto scenografico, dalle luci, dalle immagini, dalle musiche che sorreggono e scortano le parole.

“19 08” assegna, inoltre, notevole valore, senza trascurare il dramma dell’uomo, alla cura e messa in salvo delle opere d’arte: mirabile metafora della rinascita della città tutta.

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