Piemonte, la deputazione fa squadra. Riunione alle 15 con Gucciardi per ritrovare l'unità

Piemonte, la deputazione fa squadra. Riunione alle 15 con Gucciardi per ritrovare l’unità

Rosaria Brancato

Piemonte, la deputazione fa squadra. Riunione alle 15 con Gucciardi per ritrovare l’unità

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mercoledì 06 Gennaio 2016 - 23:04

La deputazione messinese prova a fare squadra sulla vicenda Piemonte così come avvenuto ad ottobre con il voto sulla legge 24. Appuntamento alle 15 nella stanza del presidente Ardizzone insieme all'assessore Gucciardi. L'obiettivo di tutti è: ritrovare l'unità e toccare il traguardo.

L’appuntamento è alle 15.00, nella stanza del Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che ha chiamato a raccolta tutti i deputati messinesi e l’assessore alla sanità Baldo Gucciardi. Obiettivo: fare squadra e completare quell’operazione salvataggio dell’ospedale Piemonte arrivata al traguardo lo scorso 7 ottobre, con la legge 24. I tempi sono strettissimi, entro il 15 gennaio l’assessore deve firmare il decreto attuativo, in caso contrario il Piemonte muore. Ma il rischio, dopo quanto accaduto la sera del 30 dicembre, al momento del voto sull’emendamento che trasferiva i beni dell’ospedale all’Irccs, c’è, se non si ritrova l’unità di ottobre.

Il dibattito sulla titolarità del patrimonio dell’ospedale Piemonte non appassiona i lettori ed è difficile per i cronisti spiegarlo in modo semplice, ma sia la normativa, che il parere del Ministero ed ancor più il buon senso dovrebbero suggerire che i beni restino all’azienda sanitaria Papardo, consentendone l’uso, anche ventennale, all’Irccs, con il vincolo della destinazione sanitaria.

Quel che è prioritario, più che la proprietà dei muri, è salvare definitivamente il Pronto soccorso generale e far sì che nasca, attraverso il “triangolo” Ircs-Asp-Policlinico quella struttura in grado di dare risposte sia all’assistenza che alla ricerca, trasformando il Piemonte nel Polo di riabilitazione del Meridione senza cancellare l’antica mission dell’emergenza-urgenza.

Purtroppo, ascoltando le dichiarazioni di quest’ultima settimana, poco o nulla è emerso sul percorso che l’assessore Gucciardi ha fatto in questa direzione da ottobre ad oggi. Martedì D’Alia ha dichiarato: “ L’assessore il decreto può farlo subito. Piuttosto chiami il direttore generale dell’Asp Sirna e il rettore Navarra che hanno dato piena disponibilità per concretizzare quanto previsto dalla legge 24 e cioè il Polo riabilitativo, il Pronto soccorso generale e i servizi territoriali. In poche parole la Cittadella della salute”. La domanda che sorge dopo queste dichiarazioni è: perché ancora non è stato fatto nonostante siano passati 3 mesi?

Non siamo tra quelli, come il presidente del Comitato salvare l’ospedale Minasi, che temono che tra 10 anni al posto del Piemonte ci ritroveremo un supermercato. Non ce ne voglia Minasi ma noi abbiamo il dovere di credere, e fin qui i fatti lo hanno dimostrato, che l’impegno della deputazione e dell’assessore è volto a salvare un ospedale e non un immobile. E se oggi pomeriggio i deputati si riuniscono prima di andare in Aula è proprio con questo obiettivo. Del resto il Margherita, nonostante tutte le cautele prese sul fronte del patrimonio, oggi è nel degrado.

Le parole di D’Alia, suffragate anche dall’appello congiunto di Formica e Picciolo “toglieteci tutto ma non l’ospedale, chi se ne frega dei muri”, lasciano il timore che sul fronte Asp e Università finora i contatti siano rimasti quelli di ottobre e cioè le buone intenzioni. Il maggiore timore oggi è quindi questo, che salti il banco.

L’obiettivo della legge d’ottobre è e resta un’operazione di ampio respiro e che vede più protagonisti e nessun assolo. Un’operazione che richiede la massima compattezza tra deputati e la sinergia tra istituzioni.

La riunione del primo pomeriggio dal presidente Ardizzone sembra essere foriera di un’unità da ritrovarsi superando lo scoglio di fine dicembre e volando alto, molto più in alto dei “muri”. La priorità non è dare all’Irccs i beni del Piemonte, ma dare risposte ai messinesi sul fronte sanità. La priorità è dare seguito alla legge 24 e aprire una nuova stagione. Questo comporta per la nostra deputazione il massimo senso di responsabilità anche a scapito di qualche “passo indietro” personale per incontrarsi tutti nella stessa strada. La legge 24 Irccs-Piemonte traccia un percorso che porta al Polo di riabilitazione del Meridione ed al Pronto soccorso generale. Ipotizzare scorciatoie per arrivare ad altri obiettivi è un errore ed un tradimento nei confronti della città. Oggi più che mai è attualissimo quel lenzuolo esposto in diverse occasioni: NON CHIUDETE L’OSPEDALE PIEMONTE.

O si taglia il traguardo oppure il Piemonte muore.

Rosaria Brancato

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