Danni da maltempo nel Messinese, Basile invoca stato di calamità e piano d'interventi

Danni da maltempo nel Messinese, Basile invoca stato di calamità e piano d’interventi

Redazione

Danni da maltempo nel Messinese, Basile invoca stato di calamità e piano d’interventi

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domenica 12 Febbraio 2023 - 15:46

Il sindaco di Messina scrive a prefetta, presidente della Regione e commissario per il dissesto, auspicando una cabina di regia

MESSINA – Danni del maltempo nelle zone jonica e tirrenica, 9 e 10 febbraio: il sindaco di Messina Federico Basile invoca una cabina di regia, per definire il piano d’interventi. Il punto di partenza è dato dalla dichiarazione dello stato di calamità, seguito dallo stato d’emergenza. “Si faccia una stima dei danni pubblici e privati, invitando i soggetti interessati al completamento delle opere a difesa del litorale”, evidenzia il primo cittadino. Sottolinea Basile: In relazione alle violente mareggiate che nei giorni scorsi hanno interessato il versante jonico del Comune di Messina, e in particolare il litorale sud del territorio cittadino Galati Marina, Mili e Santa Margherita, il sindaco ha inviato una nota al presidente della Regione siciliana, alla deputazione nazionale e regionale messinese, all’assessorato al Territorio e Ambiente, all’Autorità di bacino, al commissario straordinario per il dissesto idrogeologico della Sicilia. In primo piano la richiesta di una “convocazione di un tavolo tecnico per la costituzione di una cabina di regia utile alla definizione e la quantificazione dei danni, nonché la programmazione degli interventi e la definizione di un programma integrato per la difesa del litorale jonico e tirrenico della città di Messina”.

Basile ha trasmesso la stessa richiesta, per conoscenza, alla presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero dell’Ambiente, al dipartimento di Protezione civile e all’Agenzia per la coesione territoriale.  Il sindaco,  nel comunicare che gli uffici comunali sono al lavoro per la quantificazione dei danni e la verifica della tenuta degli interventi eseguiti a difesa della linea di costa nella zona sud cittadina, evidenzia che “nonostante si prenda atto, dell’utilità degli interventi realizzati nella zona in argomento, da parte del commissario contro il dissesto idrogeologico della Regione siciliana, senza dei quali si sarebbero registrati danni ben più rilevanti, urge definire un piano degli interventi integrati”.

Spiega il sindaco: “Interventi riferiti all’unità fisiografica, che possa portare a un equilibrio stabile del tratto di costa interessato e che tenda al monitoraggio costante degli stessi. Il piano deve definire, con estrema urgenza, le priorità d’intervento per opere di messa in sicurezza immediata, anche al fine di ripristinare alcuni tratti di barriere e pennelli danneggiati dall’eccezionale ondata di maltempo. E, ancora, una spesa programmata secondo gli interventi di completamento da prevedere da parte degli organi istituzionalmente competenti, comunicando che anche questo Comune ha già inserito  tra le somme a disposizione delle programmazioni extra bilancio di prossima attuazione, rilevanti risorse da coordinare con ulteriori progetti. Auspico – afferma Basile – una celere dichiarazione di stato di calamità, e della successiva dichiarazione di stato di emergenza, da parte della Regione siciliana e della presidenza del Consiglio dei Ministri”.

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Un commento

  1. Vedi come diventa celere a chiedere lo stato di calamità😖…..gradirei la stessa celerità per gli interventi sul territorio ogni qualvolta si fanno esposti, segnalazioni al Comune per avere aiuti nelle criticità nel più breve tempo possibile….una nota di merito,invece, vorrei farla all’ingegnere Santoro che ha agito sul nostro territorio rendendo esecutiva la pulizia degli alvei torrentizi ridotti a discarica ,e di cui NESSUNO ne prendeva atto , così come una nota di merito ,va anche a Tempostretto, che ha SEMPRE segnalato lo stato gravissimo di abbandono di tutti i torrenti della città affinché non cadessero nel dimenticatoio, continuando a tenere alta l’attenzione su di essi ,in quanto possibili cause di sciagura in caso di violenti nubifragi.

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