Ponte, salta l’incontro tra Buzzanca e l’Ad di Rfi Elia. Ma il confronto rimane necessario

Ponte, salta l’incontro tra Buzzanca e l’Ad di Rfi Elia. Ma il confronto rimane necessario

ELENA DE PASQUALE

Ponte, salta l’incontro tra Buzzanca e l’Ad di Rfi Elia. Ma il confronto rimane necessario

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giovedì 15 Settembre 2011 - 07:33

La riunione, inizialmente fissata per giorno 6 settembre, è stata rimandata per il concomitante sciopero generale della Cgil. Gli ultimi sviluppi relativi all’atto integrativo dell’Accordo di Programma hanno probabilmente e determinato un’ulteriore slittamento

Le ultime settimane hanno rivelato parecchie sorprese e purtroppo nessuna di queste è stata piacevole né per il Comune di Messina né tanto meno per la dirimpettaia amministrazione reggina. Ci riferiamo al mancato inserimento dell’opere “connesse e compensative” richieste dalle due città, all’atto integrativo dell’Accordo di Programma del 2003. Ciò perché come riportato nel documento “non si è potuto necessariamente tenerne conto” .

Le chiacchiere insomma stanno a zero ma a questo punto anche le “trattative”, visto e considerato che, come più volte affermato attraverso mezzo stampa, il sindaco Buzzanca e il presidente Ricevuto, con riferimento agli aspetti riguardanti Palazzo dei Leoni, intendono far valere la posizione della città. Rinviato dunque anche l’incontro fissato per questa mattina tra il primo cittadino e l’amministratore delegato di Rfi Marco Michele Elia: l’appuntamento, lo ricordiamo, era stato previsto per il 6 settembre scorso, ma il concomitante sciopero nazionale indetto dalla Cgil, aveva spinto Buzzanca a rinviare il confronto alla giornata odierna, sottolineando l’opportunità di una riunione preliminare all’accordo di Programma. Accordo di cui allo stato attuale non può esservi traccia.

Riunioni a parte, le evidenti difficoltà di interlocuzione con i dirigenti di Rfi, rendono ancor più complicata la situazione, considerando il ruolo centrale che la società di trasporto pubblico ricopre negli interventi da effettuare proprio in territorio messinese: come previsto infatti dall’art. 6 dell’Accordo di programma, Rfi dovrà realizzare la nuova Stazione di Messina nell’area di Gazzi, ed in più (art.8) di concerto con Palazzo Zanca, dovrà curare la dismissione dei tracciati ferroviari lungo l’asse Zona Falcata-Tremestieri, a fine lavori (gennaio 2019 ?). Peccato però che di tutto ciò, ed in particolare del progetto della Stazione di Gazzi e soprattutto dei fondi messi a bilancio da Rfi, il Comune di Messina abbia ben poco contezza: su quest’ultimo aspetto “affonda” il presidente della Commissione Ponte Nicola Barbalace «che ribadisce la necessità di un confronto serrato con i vertici della società di trasporto pubblico».

Si è discusso di ponte anche nel corso della riunione della segreteria provinciale del Pd di ieri mattina. Gli esponenti del Partito Democratico che spingono un intervento anche da parte del governo regionale: «Riteniamo che la “questione messinese” – si legge nella nota inviata dal Pd – meriti l’attenzione della segreteria regionale e nazionale del Partito Democratico affinché si rendano interpreti nelle opportune sedi istituzionali della volontà di una comunità che vuole programmare il suo futuro senza continuare ad essere vincolata alla realizzazione di una mega opera la cui attesa dura ormai da oltre un quarantennio. In tal senso, alla direzione provinciale, oltre alle rappresentanze istituzionali del Comune e della Provincia, della deputazione regionale e nazionale del partito, sarà invitato a partecipare il segretario regionale Lupo. Dopo la sterile propaganda del “Governo Amico” riteniamo che il Pd debba avviare un percorso per un concreto progetto di sviluppo alternativo per la città e la provincia; percorso che non può prescindere dal coinvolgimento e dalla partecipazione degli attori sociali, commerciali e culturali del nostro territorio».

La segreteria provinciale ha dunque deciso di fissare entro i primi di ottobre un confronto con la direzione provinciale, in attesa di conoscere l’esito dell’incontro che si terrà a Roma il prossimo 23 settembre tra Ciucci, il presidente della Commissione Ponte Barbalace, del Consiglio Previti e una delegazione di consiglieri comunali. E a tal proposito è già “scontro” sui nomi dei partecipanti. (E. De Pasquale)

Un commento

  1. I fatti sono chiari.
    1) Non c’è un centesimo per le “opere compensative”.
    2) Non c’è alcuna volontà governativa di rifondere messina (con la “m” minuscola perchè incapace di farsi rappresentare da persone capaci e volenterose)degli spaventosi danni che dovrebbe subire per lo sciagurato, inutile e buffonesco manufatto;
    3) buzzanca (con la “b” minuscola in quanto rappresentante incapace e privo di volontà)sa benissimo che non conta nulla e che le sue parole (retoriche, vuote, fatue, inutili come lui) suscitano solo l’ilarità di chi è costretto, per dovere d’ufficio, a doverle ascoltare.
    Notizia inutile.

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