De Luca lancia Musolino in Europa e stacca il ticket Politiche-Regionali

De Luca lancia Musolino in Europa e stacca il ticket Politiche-Regionali

Rosaria Brancato

De Luca lancia Musolino in Europa e stacca il ticket Politiche-Regionali

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sabato 30 Marzo 2019 - 19:41

"Messina deve tornare ad avere un europarlamentare" spiega il sindaco guardando anche a Roma e Palermo

La candidata non è Dafne Musolino, ma Cateno De Luca in quanto sindaco di Messina, città che dopo De Pasquale non ha mai avuto europarlamentari ed è stata asservita agli altri. Noi stiamo puntando al rinnovo della classe dirigente, ed in politica si fa un passo alla volta”.

Più chiaro di così De Luca non poteva essere nel corso dell’inaugurazione del Comitato elettorale per Dafne Musolino, assessore all’ambiente, candidata alle Europee nella lista di Forza Italia (e fino a questo momento è l’unica candidata messinese in lizza).

I gradini De Luca ha iniziato a salirli nel 2017 con il ritorno all’Ars, poi con l’elezione a sindaco. Adesso guarda alla Presidenza della Regione, ma strada facendo potrebbero esserci, in base all’esito delle Europee anche le Politiche ed i numeri che Musolino farà in Forza Italia costituiranno la base per avanzare richieste anche per Roma.

Perché non posso sognare di diventare Presidente della Regione?-ha continuato- Perché un sindaco non può chiedere che la sua città sia rappresentata in Europa, come finora non accaduto? Abbiamo fatto una scelta non collegata ad alcun carrierismo politico. Abbiamo i nostri limiti, facciamo molte gaffe, ma le poltrone a noi non le ha mai regalate nessuno, ce le siamo conquistate. Il governo giallo verde finora ci ha preso a pernacchie, i deputati della maggioranza messinese a Roma hanno fatto cecchinaggio. Pur di danneggiare De Luca sono disposti a sacrificare Messina. Ora è arrivato il momento di volare alto”.

Dafne Musolino, che sfrutterà il vantaggio della doppia preferenza di genere, entrando in numerose “accoppiate”, è quindi solo il “primo gradino”, perché De Luca non fa mistero di voler puntare alle successive tappe elettorali. Se quella certa è tra 4 anni la Presidenza della Regione, strada facendo, se la coppia di fatto giallo verde dovesse scoppiare a fine maggio, potrebbero esserci le Politiche ed in quel caso Sicilia Vera non vuol farsi trovare impreparata. Una Forza Italia finora in discesa nei consensi potrebbe quindi essere il partito nel quale De Luca farà valere i voti registrati con le Europee al momento delle candidature.

rpt

Una nuova sfida che così come le altre non ci spaventa” l’ha definita Pippo Lombardo, presidente di Sicilia Vera ad apertura dell’incontro, mentre il deputato regionale Danilo Lo Giudice ha ricordato come “tre, quattro anni fa nessuno avrebbe pensato che avremmo raggiunto questi risultati, con un deputato regionale ed un sindaco metropolitano”.

Sarà sicuramente un referendum su quanto fatto dall’amministrazione in questi mesi ed i temi della campagna elettorale si concentreranno soprattutto su questo, ma il sindaco, in tandem con l’assessore, continuerà il tour elettoral-istituzionale in provincia, palmo a palmo in tutti i comuni, per poi spostarsi, come già sta facendo anche negli altri comuni dell’isola.

Siamo sempre quelli dell’ottobre 2017 quando De Luca ci presentò in anticipo di molti mesi alla città, siamo i 7 assessori di allora e siamo una squadra unita, è questa la nostra forza. La scelta su di me è stata collegiale-ha spiegato Dafne Musolino– Dall’insediamento come giunta però abbiamo trovato spesso porte chiuse ed è importante per noi essere nelle giuste sedi. Dobbiamo esserci in Europa. Le nostre arance a quanto pare adesso andranno in Cina, eppure qui, in casa nostra, non arrivano, ci sono quelle d’Israele, della Turchia. Sono figlia di questa terra ed anche da avvocato so quante persone sono state costrette a buttare le arance e gli altri prodotti della Sicilia”.

Come spiegato nel corso dell’incontro la strada è quella di riportare la Sicilia ad essere terra di produzione e di consumo.

Qui si è preferito massacrarci tra di noi- ha concluso De Luca– e in troppi, per mantenere il proprio posto al sole, hanno rinunciato a far valere i diritti del territorio facendo votare catanesi e palermitani. Riequilibriamo i numeri. Invece di due palermitani eleggiamo un palermitano o catanese ed una messinese. Facciamoci rispettare”.

Un commento

  1. I cinque stelle sono l’alibi di chiunque oramai. Noi abbiamo bisogno di assessori capaci e motivati non di europarlamentari ed astronavi spaziali. La Musolino viste le capacità dimostrate sino ad oggi, serve a Messina in città come assessore. Presente sul territorio. Il resto sono fandonie.

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