L'ex sindaco sulla possibilità di elezioni anticipate a Messina: "Gli altri non sono pronti"
“Abbiamo la nostra strategia e la nostra responsabilità. Messina è scollegata alla Regione anche in caso di eventi tragici a Palermo. Noi qui abbiamo iniziato una ricognizione e potremmo anche decidere che una cosa che va bene può andare benissimo. Per questo eventualmente ci sarebbe la necessità di una revisione. Finita questa ricognizione lo capiremo”. Così Cateno De Luca, sindaco di Taormina, ex sindaco di Messina e leader di Sud chiama Nord in merito alla possibilità di elezioni anticipate a Messina rispetto alla scadenza naturale di giugno 2027.
La ricognizione sui nuovi innesti
“Capiremo se è necessario far arrivare innesti nuovi” – ha proseguito De Luca – “rispetto a chi a volte sembra frustrato di essere titolare di una sedia, perché l’insoddisfazione può portare a fare danni. La nostra deve essere una valutazione complessiva. La qualità è importante. Se io ho una strategia che con nuovi innesti può funzionare di più, allora devo agire. Lo abbiamo dimostrato di sapere mettere la poltrona in discussione”.
“Per il resto” – ha aggiunto l’ex sindaco – “penso che gli altri non siano pronti ad affrontare le elezioni e ce lo hanno mandato a dire con questi vagiti. Se gli altri esistono, se sono deboli o se sono forti non mi interessa. L’ho dimostrato nel 2022 quando mi sono dimesso in tempo utile per affrontare il giudizio dei messinesi prima delle Regionali. Se fosse stato un giudizio negativo non mi sarei presentato alle Regionali. A Catania ad esempio non è successo – ha specificato De Luca -. “Lì il mio collega si è dimesso all’ultimo e la città è stata commissariata per un anno, non per tre mesi come Messina”.
La stanchezza della minoranza
Infine il messaggio che lascia intendere qualcosa. “Può essere che ci stanchiamo di essere minoranza in Consiglio comunale e di dovere aspettare 10 Consigli e 20 Commissioni del cazzo per approvare le cose? È certo che chi ha lasciato il progetto non rientra. Oggi ci prendiamo gli sputi, ma potremmo pure stancarci”.

A casaaaaaaa! Messina liberaaaaaaaaa
Abbiamo la nostra strategia e la nostra responsabilità. “Capiremo se è necessario far arrivare innesti nuovi” “Può essere che ci stanchiamo di essere minoranza in Consiglio comunale e di dovere aspettare 10 Consigli e 20 Commissioni del … per approvare le cose?”. E menomale che oltre al notevole danno, già compiuto da questi scappati di casa, non se ne è aggiunto altro. Cosa si diceva di Berlusconi ai tempi. Lasciatelo lavorare, non sono possibili tutte queste discussioni. Le minoranze sono preconcettualmente contrarie al vento del cambiamento. In poca sostanza il manovratore non vuole semafori, non vuole intralci, non vuole discussioni, tutti inutili orpelli di una cosa che si chiamava democrazia. Largo ora al decisionismo beota, espressione di nullità ideologica e conseguenzialmente materiale!!!!!!!
io da messinese che ha a cuore la sua città, mi sono stancato di cateno de luca, delle sue capriole politiche e dei suo eccessi verbali che nuocciono soprattutto a Messina e alla sua amministrazione. La smetta di mettere avanti le sue convenienze fregandosene di Messina e dei suoi abitanti che non sono suoi sudditi!
Andrebbe denunciato per stalking ai Messinesi… non se ne può più di questo soggetto!
Direttore, le “botte” di cazzo di De Luca non le censura?
Sì, metto c… solitamente. Non amo questo linguaggio. La saluto
… continuo a non comprendere chi sia il sindaco di questo “presepe”.. pieno di pastorelli pittoreschi…. davvero…non comprendo
Ma se il consiglio lo comandano ? Che significa ? E poi, dopo il raddoppio degli stipendi, solo con le dimissioni del sindaco può cadere il consiglio.
Questa cosa di minacciare sempre dimissioni, per convenienza di elezioni o forzature dentro al consiglio, sembra un po’ stucchevole.
Alla fine ci amministrano o ci comandano “a bacchetta” ???