Il prefetto assegna il termine ai consiglieri per votare il dissesto

Il prefetto assegna il termine ai consiglieri per votare il dissesto

Serena Sframeli

Il prefetto assegna il termine ai consiglieri per votare il dissesto

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martedì 11 Dicembre 2012 - 19:47

Scadenza fissata per il 31 dicembre. Nella propria nota, il prefetto richiama la deliberazione del 14 novembre scorso con la quale la Corte dei Conti “ha accertato il perdurare dell’inadempimento del Comune"

La questione dissesto giunge ormai agli atti finali, difatti entro il 31 dicembre i consiglieri comunali milazzesi dovranno deliberare il dissesto.
Nel tardo pomeriggio di oggi il prefetto Trotta ha inviato al segretario generale del Comune, avv. Massimo Gangemi la propria comunicazione nella quale si fissa il termine per l’adozione della delibera che dichiara il default del Comune, “affinché sia immediatamente notificata a tutti i componenti di codesta Amministrazione”.
Nella propria nota, il prefetto richiama la deliberazione del 14 novembre scorso con la quale la Corte dei Conti “ha accertato il perdurare dell’inadempimento di codesto Comune in merito all’adozione delle misure correttive necessarie per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e per il risanamento della situazione finanziaria, nonché la sussistenza delle condizioni previste dall’art. 244 del D.Lgs 267/2000 per la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario”.
Quindi, prendendo atto della richiesta avanzata alla prefettura di adozione “dei conseguenti adempimenti di cui all’art. 6, comma 2, del D. Lgs 149/2011”, dà corso alla procedure e assegna i venti giorni di tempo perché il consiglio comunale si pronunci votando la delibera proposta dall’Amministrazione comunale.
“Si rappresenta – conclude la nota del dottor Trotta – che decorso infruttuosamente il termine sopra evidenziato, si procederà alla nomina di un commissario per la deliberazione dello stato di dissesto, provvedendo nel contempo all’adozione dei successivi atti ai sensi dell’art. 41 del testo unico di cui al richiamato D.Lgs 267/2000 (scioglimento del consiglio comunale).

Un commento

  1. Secondo me questa scelta – comunque “necessitata” – di deliberare il dissesto finanziario in un’ottica di lungo termine – a quasi parità di sacrifici – è molto più conveniente del risanamento finanziario “aiutato” dal cosiddetto fondo salva enti che, comunque, crea un ulteriore indebitamento per l’ente locale con le immaginabili ripercussioni sulla cittadinanza.

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