L’elettrodotto Sorgente Rizziconi, realizzato dalla società Terna, non rispetterebbe la prescrizione dell’ATO Idrico. A dirlo sono i comitati di Saponara e Venetico che Lunedì 6 Ottobre si riuniranno per discutere della situazione attuale. Invitati alla riunione le associazioni ambientaliste e la stessa società Terna.
Continuano le contestazioni alla società Terna. Ad Aggiungersi alle rimostranze del M5S i comitati di Saponara e Venetico che attraverso un esposto dei cittadini denunciano diverse irregolarità. L’elettrodotto Sorgente Rizziconi, nel quale sono già stati investiti 700 milioni di euro, non rispetterebbe le prescrizioni contenute nel parere rilasciato dall’ATO Idrico per la realizzazione dell’Elettrodotto.
Le interferenze rilevate nel territorio riguarderebbero la collocazione di alcuni cavi nei pressi delle sorgenti di captazione dell’Acquedotto Tiani che passerebbero vicino al serbatoio Romea, sopra le opere di captazione dell’acquedotto di Orto Molinazzo e nei pressi delle sorgenti dell’acquedotto Vena situato nel territorio di Rometta. Sono oltre 160 le sottoscrizioni autenticate tra le popolazioni di Saponara, Venetico e Torregrotta che chiedono all’ATO una verifica delle ottemperanze alle prescrizioni che Terna avrebbe dovuto rispettare.
Lunedì 6 Ottobre, in attesa di maggiori dettagli sulla situazione, si riunirà, sotto richiesta della minoranza consiliare, il civico consesso del Comune di Saponara al quale saranno invitate le associazioni ambientaliste della zona e la stessa società Terna per discutere delle anomalie riscontrate nel progetto. L’elettrodotto Sorgente Rizziconi il cui completamento è fissato per Giugno 2015 e che collegherà Sorgente, sul lato siciliano, con Rizziconi, sul lato calabrese, è un opera sulla quale Terna ha molto investito negli anni e che, dichiara, porterà all'abbattimento dei costi dell’energia elettrica. Un progetto ambizioso e più volte contestato i cui ritardi sono già costati alla società 4 miliardi di euro.
Nell'ambito della realizzazione dell’elettrodotto, infatti, sono state più volte presentate delle istante dai vari rappresentanti delle zone del Tirreno mettendo in dubbio la sicurezza stessa della realizzazione del progetto. Ad oggi, tuttavia, le varie proteste e contestazioni non hanno portato a significativi risvolti nella vicenda che, a conti fatti, sembra ben lontana dal trovare una sua risoluzione positiva.
Salvatore Di Trapani
