Clara Crocè e Rosa Raffa chiedono al Governo regionale di attivarsi immediatamente per la risoluzione delle grave problematica
Nessuna risposta da Palermo in merito alla situazione di stallo in cui versano gli ERSU .
La denuncia arriva dalla Fp Cgil. «Alla richiesta di rinnovo dei contratti ampiamente scaduti in data 01 gennaio 2014 degli ERSU di Catania Palermo e Messina, la Dirigente Regionale Anna Rosa Corsello ha allargato le braccia anzi a mosso dei dubbi su chi realmente dovesse pagare i dirigenti se la Regione o gli ERSU ». Così scrivono in un comunicato Clara Crocè , Segretario generale della FPCGIL, e Rosa Raffa coordinatrice del settore, che aggiungono: « Del resto la legge 20 del 2002, che ha trasformato in ERSU le opere universitarie stabilisce che il Direttore dell’ERSU viene nominato tramite indizione concorso pubblico. Successivamente la Regione ha stabilito che nelle more dell’attuazione della legge 20 , i direttori degli ERSU venissero nominati tra tutti i dirigenti in servizio presso l’Amministrazione Regionale su indicazione del Dipartimento Pubblica istruzione.»
Secondo le due rappresentanti sindacali «alla Regione hanno le idee confuse. La legge 20 è priva di attuazione , è rimasta lettera morta . Alla Regione non sono neanche capaci di approvare la pianta organica dell’Ente regionale del diritto allo studio. La cronica carenza di personale di area C e D non si riesce a colmare – continuano Crocè e Raffa- con gli atti di interpello di mobilità rivolti ai dipendenti regionali ,non vengono presi in considerazione stante la situazione di incertezza in cui versa L’Ente. Senza un Direttore dal mese di novembre 2011. La Dirigente , ancora senza atto di nomina si è assunta la responsabilità di guidare l’Ente.Senza Direttore , senza Consiglio di amministrazione, senza Presidente e senza Commissario straordinario anch’esso scaduto il 23 dicembre 2013. Il Commissario di solito viene confermato ogni 45 giorni. Di solito la conferma avviene l’ultimo giorno della scadenza del mandato con effetto retroattivo. Ne consegue che per altri 45 giorni le attività sono bloccate con grave disappunto degli studenti ,ai quali viene negata l’erogazione della borsa di studio».
«Non è possibile continuare ad operare in simili condizioni – concludono Crocè e Raffa- bloccati i pagamenti anche ai fornitori , persino le spese obbligatorie.» La Fp Cgil proclama lo stato di agitazione e chiede al governo regionale di attivarsi immediatamente per la risoluzione delle grave problematica.
