I controlli sulle acque nel 2019 rivelarono valori sopra la media. Scagionata la ditta che gestiva l'impianto
Messina – Assolti perché il fatto non sussiste. Si chiude così il processo di primo grado nato dai controlli al depuratore di Villafranca Tirrena. La sentenza è della giudice Sergi del Tribunale di Messina e scagiona i messinesi Ugo Tranfo (62 anni), Gianni Arena (81), Irene La Scala (55), Fabio Quartarone (61), rispettivamente direttori tecnici i primi due, amministratrice e procuratore della Trinacria Ambiente e tecnologie, con sede a Messina.
Ditta scagionata
La stessa società era imputata al processo, assistita dall’avvocata Elena Montalbano, mentre gli imputati sono stati difesi dall’avvocato Bonaventura Candido. I reati contestati erano, a vario titolo, illeciti ambientali e attentato alla salute pubblica. In attesa di conoscere le motivazioni, la giudice sembra aver accolto la tesi dei difensori della Trinacria che ha spiegato, carte alla mano, che la loro responsabilità riguardava la gestione del depuratore, mentre la contestata inadeguatezza dell’impianto era da ascrivere all’ente comunale.
I controlli del 2019
Il processo nasceva da un controllo a campione sulle acque del depuratore che nel 2019 trovò valori sopra la media. Sotto accusa fini la Trinacria che, in convenzione col comune, gestiva il depuratore. Alla società veniva contestato il continuo sversamento in mare di reflui non depurati per il malfunzionamento del depuratore, tra il 2015 e il 2019, per risparmiare sul corretto smaltimento dei rifiuti, attraverso una condotta realizzata senza autorizzazione.

NESSUNO E’ MAI RESPONSABILE DI NULLA…CHE VERGOGNA!!!
Il bello è che tanti messinesi andavano apposta oltre ai locali a fare il bagno nella m…, è anche in questi ultimi anni la situazione è rimasta immutata, e gli enti che dovevano controllare latitanti.