Bisignano. "Nessuno vuol svendere la Fiera ai privati. Vogliamo valorizzarla"

Bisignano. “Nessuno vuol svendere la Fiera ai privati. Vogliamo valorizzarla”

Rosaria Brancato

Bisignano. “Nessuno vuol svendere la Fiera ai privati. Vogliamo valorizzarla”

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venerdì 21 Dicembre 2012 - 17:33

Dopo le riunioni del Comitato portuale sul destino della Fiera che hanno portato all'individuazione di un bando europeo per aprire ai privati non sono mancate le polemiche sui rischi di speculazione. "Nessuno vuol svendere la cittadella, che è sul demanio e quindi inalienabile- spiega l'assessore Bisignano- Basta strumentalizzazioni politiche, vogliamo valorizzare i nostri tesori"

Finalmente qualcosa si muove per la cittadella fieristica, dopo anni di tiro al piattello per distruggerla, eppure non mancano le polemiche. L’Autorità portuale è pronta a mettere sul tavolo 8 milioni di euro per la riqualificazione e la fruizione, il Comitato portuale studia un bando di gara europeo per aprire ai privati eppure si scatenano le polemiche paventando rischi di speculazione là dove finora più che rischi ci sono state certezze di fallimenti.

Puntuale arriva la precisazione dell’assessore provinciale Michele Bisignano che all’interno del Comitato portuale si sta muovendo per non far morire la cittadella e per darle un destino diverso rispetto al passato.

“Non si è mai parlato di vendita dell’area della Cittadella fieristica che, proprio in virtù della sua appartenenza al demanio marittimo, è inalienabile- dichiara- La Commissione si è già riunita due volte e i verbali saranno presto resi pubblici ma su questo argomento si è creato un polverone fondato su una totale disinformazione, basata su fatti che non corrispondono al vero, su cui si sono innestate, dato il clima preelettorale, una serie di strumentalizzazioni che hanno scatenato una caccia alle streghe. E’ così passato un messaggio completamente sbagliato, e cioè che questa Commissione stia lavorando per vendere o svendere l’area strategica della Cittadella fieristica a imprenditori privati”.

Alla seconda riunione fra l’altro ha anche partecipato un dirigente della Regione proprio per affiancare l’iter che dovrebbe portare alla predisposizione del bando europeo e all’individuazione di un progetto reale che dia vita e futuro all’area. Tra le ipotesi al vaglio degli interventi dell’Autorità portuale, tra l’altro, anche la creazione del museo del mare, il trasferimento dell’acquario comunale in Fiera e la ristrutturazione del Teatro in Fiera, nonché l’eliminazione di ogni forma di “barriera” che attualmente limita la fruibilità della cittadella. In ogni caso gli Enti locali (che tanto danno sono riusciti a fare in questi decenni….) non ne resteranno fuori, ma avranno ruoli strategici anche nella nuova ottica.

“Nessun vuol svendere ai privati – prosegue Bisignano – Del resto basterebbe ricordare che l’area rientra nel demanio marittimo e fino a quando ne farà parte è inalienabile. In quanto area ricadente nel demanio marittimo deve essere riconducibile ad attività collegate con gli usi pubblici del mare. Inoltre, è un’area soggetta a vincolo paesaggistico e, quindi, non può essere destinata a usi diversi da quelli prescritti se non in presenza di un eventuale Piano particolareggiato che dovrebbe essere approvato dal Consiglio comunale. E’ ancora sottoposta a vincolo architettonico per quanto riguarda alcune strutture esistenti. Nella riunione tenutasi il 10 dicembre quindi prima dell’occupazione del Teatro in Fiera ho sostenuto, come emerge dal verbale, che all’interno dell’area insistono degli spazi, tra cui il teatro, da potersi utilizzare per attività culturali e sociali in genere. Inoltre, ho fatto notare come un’eventuale gestione affidata in esclusiva ai privati senza vincoli specifici atti a vincolarla, possa rappresentare un’arma a doppio taglio in quanto potrebbe comportare il rischio di dare l’impressione di voler cedere l’area al migliore offerente per usi non ben definiti”.

Proprio per evitare questi rischi l’assessore provinciale alle partecipate ha proposto d’inserire nel bando di gara l’indicazione precisa degli usi cui dovrà essere destinata l’area fieristica, specificando, inoltre, vincoli e limitazioni.

Bisignano conclude ricordando come della speciale Commissione del Comitato portuale facciano parte ben 11 componenti tra i quali un rappresentante della Regione, un rappresentante del commissario del Comune,il segretario generale Santi Alligo; il Comandante della Capitaneria di porto, Musolino; un delegato della Camera di commercio, Saro La Rosa; un rappresentante del sovrintendente, l’architetto Marisa Mercurio; i dirigenti dell’Autorità portuale e due componenti il Comitato in rappresentanza delle categorie produttive, l’ingegnere Vincenzo Franza e Ivo Blandina, presidente degli Industriali messinesi. Insomma un’ampia rappresentanza tale da non poter far pensare che qualsiasi ipotesi sia presa “in splendida solitudine”, né che si stia mettendo all’asta al miglior offerente la Fiera. O meglio, quel che resta degli splendidi spazi della Cittadella Fieristica, dopo un grande passato remoto ma un ben più triste passato recente. Pensare alla speculazione dopo che negli ultimi decenni la politica ha utilizzato e strumentalizzato l’area nel peggiore dei modi, usandola come pedina in una guerra tra coalizioni opposte e rivali, appare quanto meno bizzarro.

L’ente Fiera è stato sciolto in un pomeriggio di giugno senza che nessuno ne sapesse nulla, neanche il commissario. Forse è arrivato davvero il momento di cambiare pagina e metodo.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. puzza di bruciato 21 Dicembre 2012 18:22

    bla bla bla bla… i giochi sono fatti non vendeteci chiacchiere; buddaci si ma babbi mai….

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  2. bisignano…..non ti conoscessimo!!!

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  3. Bisignano la superficie su cui sorge la fiera appartiene al demanio. La fiera può essere tranquillamente venduta. Chi acquista dovrà pagare gli oneri della relatva concessione.
    Non sono a conoscenza se vi sono regolamenti particolari, ma il principio dovrebbe essere questo.

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