Milazzo. I Verdi chiedono le dimissioni del sindaco Pino e dell’assessore all’ambiente Gitto

Milazzo. I Verdi chiedono le dimissioni del sindaco Pino e dell’assessore all’ambiente Gitto

Serena Sframeli

Milazzo. I Verdi chiedono le dimissioni del sindaco Pino e dell’assessore all’ambiente Gitto

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martedì 13 Maggio 2014 - 10:00

Chiesto anche intervento della magistratura affinchè si adotti il principio europeo “Chi inquina paga”

E’ di questa mattina la nota del gruppo Verdi/Green Italia che chiede le dimissioni immediate dell’assessore all’ambiente Salvatore Gitto e del Sindaco Carmelo Pino, a loro parere “colpevoli di non essere in grado di garantire e tutelare la salute dei cittadini”.
A spiegare il perché di questa richiesta è Giuseppe Marano, co-portavoce dei Verdi/Green Italia che afferma come “ qualche giorno fa sono stati resi noti i nuovi dati del rapporto epidemiologico Sentieri e siamo di fronte ad una catastrofe sanitaria ed ambientale da bollettino di guerra, altro che allarme sociale come risponde sempre il sindaco alle nostre interrogazioni. Le istituzioni tutte continuano a non assumersi le proprie responsabilità nonostante i dati sulla mortalità, i ricoveri ospedalieri e l’incidenza dei tumori che si leggono nell’ultimo rapporto Sentieri”.
“I dati contenuti nel rapporto- spiega Marano- sino al 2011 sono drammatici in quanto si registra un aumento della mortalità: il tumore della tiroide per quanto riguarda specificatamente Milazzo registra un + 24% per gli uomini e + 40% per le donne, un + 55% e + 24% se si fa riferimento ai ricoveri ospedalieri. Per quanto riguarda il tumore polmonare, la mortalità non si discosta dai valori attesi in entrambi i generi”.
Nel rapporto Sentieri si legge inoltre che per le malattie respiratorie croniche la mortalità è aumentata nelle donne mentre i ricoveri sono in eccesso per entrambi i generi, soprattutto per l’asma. Le malattie dell’apparato genitourinario sono poi in eccesso negli uomini mentre nelle donne rimane invariato ai precedenti rapporti; si riscontra inoltre morbo di Parkinson, cardiopatie ischemiche, infarto miocardico, cirrosi e altre malattie croniche del fegato. Per quanto riguarda l’incidenza oncologica in entrambi i generi totale non si discosta dai valori attesi: negli uomini tumore del fegato e della laringe, nelle donne per tumori dello stomaco. Negli uomini si osservano eccessi per le pneumoconiosi e l’insufficienza renale.
Interviene quindi Marano che afferma che “a tutto ciò si aggiunge lo studio effettuato dall’OMS tra il 2007 e 2009 a Milazzo e nella Valle del Mela dove su un campionamento di 2500 bambini è stata riscontrata la Metilazione del Dna, aumento dei problemi respiratori, bronchiali e asmatici all’aumentare dei picchi di concentrazione delle emissioni inquinanti di chiara derivazione industriale ( Raffineria di Milazzo e Centrale Termoelettrica Edipower). Inoltre menzioniamo lo studio fatto nel 2013 dall’università di Messina su commissione OMS dal professore Squadrito, dove si rilevano Metalli pesanti in eccesso (cromo, Nichel, Cadmio, ecc…) nelle urine dei ragazzi fino a 12 anni di età campionati”.
“Inoltre- afferma Marano- giorno 8 aprile 2014 a Milazzo Legambiente nazionale ha illustrato il dossier riguardo alla contaminazione del medesimo sito SIN, dal quale emerge un disastro ambientale senza precedenti nella storia del nostro territorio”.
Il Rapporto Sentieri conclude: “Si ritiene opportuno che a Milazzo venga promosso un programma di stima dell’esposizione, con particolare riferimento a POLVERI, IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI, METALLI PESANTI, COMPOSTI ORGANICI VOLATILI E COMPOSTI ORGANO ALOGENATI e che su queste basi si valuti l’esistenza di elementi di supporto di una componente ambientale dell’eziologia di alcune neoplasie e delle patologie renali che risultano in eccesso”.
“Di fronte a questi dati drammatici- conclude Marano- emergono responsabilità politiche e morali che deve portare assolutamente la Magistratura di Barcellona a prendere una posizione di tutela del territorio e dei cittadini. Come Verdi/Green Italia continueremo nella nostra battaglia di civiltà nelle piazze, sosterremo i cittadini e i comitati che sono entrati in causa contro la Raffineria per le continue Emissioni fuggitive ed incontrollate di Gas affinchè si adotti il Principio Europeo CHI INQUINA PAGA”.

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