La segretaria e direttrice generale replica al sindacato

MESSINA – “Vergognosa disposizione, pesante violazione della privacy, inosservanze che dileggiano in maniera profonda tutti i lavoratori, moderna lista di proscrizione, funesto periodo nazista”. Così la Uil sulle verifiche, da parte dell’amministrazione comunale, di idoneità psico-fisica al servizio dei dipendenti di Palazzo Zanca.

“Secondo gli esponenti della Uil – dice la segretaria e direttrice generale del Comune di Messina, Rossana Carrubba, applicare la legge è fare ‘caccia alle streghe’. Non ho chiesto ai dirigenti di fare diagnosi sullo stato di salute dei dipendenti, ma, in osservanza di una legge posta a tutela dei lavoratori, ho avviato il procedimento di verifica dell’idoneità psico-fisica al servizio. In attuazione dell’art. 55 octies del D. lgs n° 165/01, il D.P.R. n.171 del 27 luglio 2011 all’art. 3 prevede la procedura da adottare per la verifica dell’idoneità al servizio, anche ad iniziativa dell’amministrazione”.

Testualmente recita: ‘L’iniziativa per l’avvio della procedura per l’accertamento dell’inidoneità psicofisica permanente spetta all’Amministrazione di appartenenza del dipendente, ovvero al dipendente interessato”. L’inidoneità a svolgere l’attività lavorativa è accertata a seguito di visita effettuata dagli organi medici competenti, in base agli articoli 6, 9 e 15 del DPR n. 461 del 2012.

“Si tratta dunque – conclude la Carrubba – di verifiche che tutte le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di effettuare, periodicamente, ovvero in casi particolari. Spiace pertanto dover registrare simili scomposte reazioni di una organizzazione sindacale che, invece di tutelare i lavoratori, strumentalizza un procedimento amministrativo previsto dalla legge. Ovviamente, riservo, di tutelarmi nelle sedi competenti”.