L’amministrazione forzese chiama a raccolta per giovedì 18 giugno alle ore 21 quanti fossero contrari alla secessione per sottoscrivere l'adesione al nascente comitato in contrapposizione a quello "pro Scifì" che promuove invece lo scorporo e l'adesione a Sant'Alessio

C’è chi dice no alla secessione di Scifì. Le voci di disaccordo provengono dalla piccola frazione che altri vorrebbero si aggregasse al Comune di Sant’Alessio. L’amministrazione di Fabio Di Cara si sta facendo portavoce del malcontento con la promozione di un comitato “Pro Forza d’Agrò” in contrapposizione a quello “Pro Scifì” che, negli ultimi sette anni, ha portato avanti l’idea di un referendum popolare per decidere del futuro della piccola comunità. Il referendum si farà, anche se non si sa ancora quando. Nell’attesa, intanto, l’amministrazione forzese chiama a raccolta per giovedì 18 giugno alle ore 21 quanti fossero contrari alla secessione. Insieme al sindaco Di Cara, sostengono l’iniziativa del comitato “Pro Forza d’Agrò” i consiglieri di maggioranza Fabiola Smiroldo, Franco Caroli e Stefano Speranza, il vice sindaco Massimo Cacopardo e l’assessore Fiorino Chillemi, referenti della frazione. I sostenitori dell’unità territoriale potranno firmare una raccolta di adesioni, prima di esprimersi ufficialmente tramite consultazione popolare. Un test per saggiare gli umori degli abitanti di Scifì, e farsi due conti.