Canile Millemusi, allarme "a quattro zampe". La protesta di Zuccarello

Canile Millemusi, allarme “a quattro zampe”. La protesta di Zuccarello

Antonio Caroe

Canile Millemusi, allarme “a quattro zampe”. La protesta di Zuccarello

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giovedì 30 Novembre 2017 - 12:23

La grave situazione del canile di Castanea esposta in conferenza stampa dal consigliere comunale alla presenza del commissario di Millemusi Costantini

Doveva essere uno dei cavalli di battaglia dell'amministrazione Accorinti, rimane un altro buco nell'acqua.

Parliamo del Canile Millemusi di Castanea, sofferente a causa della mancanza di fondi da Dicembre 2016 ma ancora sorretto dall'amore verso gli animali dei volontari, dei dipendenti e dal lavoro di gestione quasi paterno del commissario Costantini.

In mattinata a Palazzo Zanca, come già avvenuto in passato, è stato Daniele Zuccarello di Missione Messina a dar "voce" ai 400 cani del Millemusi e a tutti quei lavoratori che ormai da Giugno non percepiscono un regolare stipendio, nonostante continuino a svolgere quotidianamente il loro compito, con l'aggravante di risorse carenti per la sopravvivenza degli animali e delle eventuali spese veterinarie.

"E' una battaglia non solo per gli animali ma sopratutto per quei dipendenti che non percepiscono stipendio da mesi- ha detto Zuccarello- Se dovessero mollare anche loro cosa farà il Comune con i 400 cani del Millemusi?"

Uno stabile, quello del canile, che costa all'attuale amministrazione ben 75.000 euro di affittuo annuo essendo in mano ad un privato, nonostante vi siano numerosi terreni del Comune idonei alla costruzione di un sito cittadino.
Uno spreco considerevole se poi vengono a mancare i beni primari necessari per tenere dignitosamente in vita un plesso fondamentale anche per combattere il randaggismo di Messina, sempre più diffuso.

"Chiediamo solo la stessa attenzione con cui sono state affrontate le questioni di Messinambiente" ha sottolineato il commissario del canile Costantini.

Il Millemusi, come l'ATM o Messina Ambiente, giusto per citare i due casi più eclatanti, merita l'attenzione delle istituzioni alle quali si chiede di rinnovare la convenzione attualmente vigente, vecchia di anni. Le azioni dovranno essere immediate poichè gli attuali dipendenti potrebbero non avere più la disponibilità economica nemmeno per raggiungere la sede dell'attuale canile a Castanea, visto che ormai sono 6 i mesi con la busta paga vuota.

Antonio Caroè

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