Torrenti a rischio, mozioni a Giardini e Furci a sostegno del Ddl finalizzato a svuotare i greti

Torrenti a rischio, mozioni a Giardini e Furci a sostegno del Ddl finalizzato a svuotare i greti

Carmelo Caspanello

Torrenti a rischio, mozioni a Giardini e Furci a sostegno del Ddl finalizzato a svuotare i greti

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martedì 27 Ottobre 2015 - 10:40

A Furci Siculo l’argomento è stato inserito all’ordine del giorno della seduta convocata dal presidente Gianluca Di Bella per giovedì’ alle 18.30. A Giardini la seduta fissata dal presidente Bevacqua per il 9 novembre. Gli atti esitati saranno inviati all'Ars

Mozioni in Consiglio comunale a Furci Siculo e Giardini Naxos, a supporto del Ddl presentato lo scorso 14 ottobre all’all’Ars dal gruppo dell’Udc (su proposta del vicesegretario regionale del partito di centro, Matteo Francilia) per modificare la legge che impedisce di rimuovere la terra dai torrenti sovralluvionati. L’obiettivo è di sbloccare la situazione che ha creato l’innalzamento degli alvei con i gravi rischi che ciò comporta in caso di esondazioni per la popolazione.

A Furci Siculo l’argomento è stato inserito all’ordine del giorno della seduta convocata dal presidente Gianluca Di Bella per giovedì’ alle 18.30. Si parlerà in aula delle disposizioni per la mitigazione del rischio esondazione ed alluvione e delle azioni di rifunzionalizzazione e naturalizzazione dei corsi d’acqua. La mozione sarà approvata all’unanimità. A Giardini Naxos il presidente del civico consesso Danilo Bevacqua ha convocato la seduta per il 9 novembre. La mozione porta la sua firma. Una volta esitati in aula, i documenti saranno spediti all’Assemblea regionale. Si confida in interventi radicali per scongiurare nuove preoccupazioni. Che non sono mancate e non mancano.

A Giardini l’alluvione di due mesi addietro ha causato danni e gravi disagi nella zona di S. Giovanni; a Furci poche settimane addietro è esondato il torrente Pagliara e il “Savoca” in piena ha minacciato la popolazione. Il sovralluvionamento di quest’ultimo corso d’acqua è impressionante ed in alcuni punti ha superato anche il livello delle case. Anche quelle storiche, costruite a debita distanza dagli argini, come nel caso della popolosa via Cesare Battisti. Il ddl, articolato in tre punti, è finalizzato a modificare la legge del ’91 che impedisce di rimuovere un solo granello di sabbia dai corsi d’acqua.

I firmatari hanno specificato che “si presenta quindi come una improcrastinabile necessità quella di prevedere azioni che consentano, nel più breve tempo, di intervenire su alcune delle condizioni di dissesto idrogeologico operando proprio sugli alvei dei corsi di acqua allo scopo di rimuovere ostacoli al normale deflusso delle acque, aumentarne la portata ed evitare ove possibile l’esondazione”. In questa operazione sarà coinvolta l'Arpa “che utilizzerà in modo utile e funzionale il materiale estratto – si legge nel disegno di legge – e lo riutilizzerà per il rifacimento dei litorali oggetto di fenomeni di erosione, in stretta sinergia con gli uffici del Genio civile competente, intervenendo quindi sulle aree del demanio marittimo regionale senza necessità di alcuna ulteriore autorizzazione ambientale o di consegna delle aree secondo le norme del codice della navigazione e delle norme regionali relative".

Carmelo Caspanello

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