Poggio dei pini, gli appelli del Comitato San Michele, Vento dello Stretto e Grande Sud

Poggio dei pini, gli appelli del Comitato San Michele, Vento dello Stretto e Grande Sud

Rosaria Brancato

Poggio dei pini, gli appelli del Comitato San Michele, Vento dello Stretto e Grande Sud

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lunedì 18 Gennaio 2016 - 13:50

Dopo la frana inizia sul dibattito su come evitare che accadano nuovamente drammi annunciati. Il Comitato spontaneo San Michele e Vento dello Stretto fanno un appello alla Regione mentre il gruppo consiliare Grande Sud prepara un ordine del giorno da portare in Aula.

Di Poggio dei pini negli anni scorsi abbiamo sempre scritto paventando i rischi che le conseguenze di una politica del territorio scriteriata avrebbero prima o poi comportato. Raccoglievamo le testimonianze, le fotografie, i racconti di un contenzioso lunghissimo e di denunce rimaste inascoltate. Adesso quegli articoli sembrano la cronaca di una tragedia annunciata. Per fortuna non ci sono state conseguenze peggiori, ma ci ritroviamo a parlare con il senno di poi.

Ad intervenire, stigmatizzando assenze ed auspicando fatti, sono il Comitato spontaneo di rinascita di San Michele, Vento dello Stretto e Grande sud, con due diverse note.

A fare un appello al presidente Crocetta, all’assessore regionale al territorio Croce, al dirigente regionale della Protezione civile Foti sono, con una nota congiunta, Lorena Fulco, presidente del Comitato spontaneo San Michele, Ferdinando Croce e Ivan Bombaci, rispettivamente presidente e coordinatore Messina nord del movimento Vento dello Stretto e il consigliere comunale Piero Adamo. Alle istituzioni regionali vengono chiesti interventi urgenti di risanamento e tutela delle esigenze abitative dei residenti di Poggio dei Pini.

“Il muraglione di sostegno del complesso residenziale- si legge nella nota- che una politica a dir poco miope degli anni ’80-’90 aveva consentito di edificare in un’area successivamente qualificata come “R4 – livello 2” (la c.d. black list del vigente Piano stralcio di assetto idrogeologico) ha ceduto completamente riversandosi per intero sulla strada”. Nel documento si sottolineano i gravissimi disagi per quanti abitano a Poggio dei Pini ed i rischi anche per il vicino complesso San Michele.

“Dal 2011 ad oggi sono stati almeno tre i crolli avvenuti a Poggio dei Pini, e in almeno due casi diverse famiglie sono state fatte sgomberare. Dopo un primo sgombero sono stati effettuati lavori di consolidamento del costone. Lavori che hanno avuto il placet tecnico e che hanno addirittura convinto il Comune a rilasciare l’agibilità. Dinanzi alla sordità dell’Amministrazione in persona del suo Sindaco Accorinti che a 48 ore dal verificarsi del gravissimo evento franoso che ha letteralmente isolato circa 40 famiglie non si è fin qui neanche premurato di recarsi sui luoghi, anche solo per far sentire ai propri concittadini la vicinanza dell’Istituzione di prossimità, non resta che invocare l’intervento sussidiario delle Autorità regionali e statali”. Il Comitato spontaneo San Michele e Vento dello Stretto fanno riferimento alla possibilità di attingere ai finanziamenti destinati a far fronte il dissesto idrogeologico, includendo anche l’area interessata. “Si chiede altresì l’intervento della “Struttura di missione”, appositamente costituita dal Governo nazionale per il miglior coordinamento degli interventi sul tema del rischio idrogeologico, denominata “#Italiasicura”, a cui la presente è specificamente indirizzata.Si chiede infine di voler valutare un apposito sopralluogo”.

Sulla vicenda intervengono anche gli esponenti del gruppo consiliare Grande Sud che stanno predisponendo un ordine del giorno.

“Non vogliamo rimanere silenti rispetto all’evento franoso che ha messo a rischio l’incolumità e la sicurezza degli abitanti del complesso Poggio dei Pini e le cui origini dipendono da una dissennata gestione del territorio avvenuta in passato- scrivono Benedetto Vaccarino e Daniele Zuccarello, rispettivamente capogruppo e portavoce di Grande Sud- Visto il forte dissesto idrogeologo in cui versa la provincia di Messina ed in particolare il comune capoluogo è nostra intenzione fare un quadro generale della situazione che tenga conto sia delle concessioni edilizie, che dello stato d’incuria che pesa sui torrenti che sulle problematiche attinenti alle colline. Vogliamo conoscere le intenzioni del sindaco, in quanto capo della protezione civile a tutela dei cittadini e della loro sicurezza. Spiace constatare l’assenza dell’amministrazione a Poggio dei Pini nell’immediatezza dell’evento franoso e nelle ore successive. Il complesso è rimasto isolato e ci sono numerose famiglie che sono state sgomberate e che avrebbero apprezzato la vicinanza dell’amministrazione in un momento così drammatico. Consapevoli del fatto che il passato ha prodotto lo stato attuale delle cose, non possiamo limitarci soltanto a puntare il dito verso “quelli che c’erano prima”, ma evitare che altre situazioni annunciate come quella di Poggio dei Pini possano più ripetersi”.

Zuccarello e Vaccarino si fanno quindi promotori di un ordine del giorno da portare in Aula per conoscere le azioni che Accorinti e la sua giunta hanno intenzione di mettere in campo per la sicurezza dei messinesi “nello specifico, vorremmo fare chiarezza sul futuro degli abitanti di Poggio dei Pini con la speranza che vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire sia la sicurezza che il diritto ad un’abitazione senza per questo vedere a repentaglio la loro incolumità fisica”.

Ai messinesi non resta intanto che rileggere quegli articoli datati 2011, 2012, 2013, e comprendere come per troppo tempo appelli e denunce sono rimasti inascoltati.

Rosaria Brancato

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