De Luca frenetico, il consigliere La Tona: "Interpelli il consiglio comunale"

De Luca frenetico, il consigliere La Tona: “Interpelli il consiglio comunale”

De Luca frenetico, il consigliere La Tona: “Interpelli il consiglio comunale”

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giovedì 19 Luglio 2018 - 06:02

Il consigliere comunale di Sicilia Futura ha scritto al primo cittadino per andare oltre annunci e primi atti della giunta De Luca e capire quale ruolo il sindaco vuole riconoscere al consiglio comunale. Diversi i punti sotto la lente: dipendenti comunali, tram, Atm, Prg

Dov’è finita la collaborazione che il sindaco Cateno De Luca ha chiesto nei suoi primi giorni a Palazzo Zanca ai consiglieri comunali? E qual è il ruolo dello stesso consiglio di fronte a ciò che il primo cittadino ogni giorno annuncia? Si possono riassumere così gli interrogativi del consigliere comunale di Sicilia Futura Piero La Tona, che ha deciso di scrivere a De Luca proprio per mettere in luce una serie di interrogativi sul rapporto tra amministrazione e consiglio e soprattutto sul fatto che le decisioni importanti per la città non possono escludere il coinvolgimento del civico consesso.

«In questa prima fase di avvio dell’attività amministrativa De Luca sta mettendo in atto una meritoria e frenetica azione ricognitoria, unita ad interventi su emergenze varie e ad attività di rappresentanza della Ccttà nelle varie occasioni civili e religiose, tra le quali la presenza in Consiglio comunale che è stata molto apprezzata da tutti» scrive La Tona, che considera sicuramente necessario e opportuno questo modo di procedere, che però si spinge oltre l’attività ricognitoria, divenendo “demolitoria” nel caso delle assunzioni Atm o dello schema di massima del Prg o fortemente “riformista” come nel caso della Pianta organica comunale e, soprattutto, dell’ordinamento degli uffici e servizi.

«Molte di queste scelte dovranno obbligatoriamente essere sottoposte all’attenzione delle Commissioni consiliari (non ancora costituite) e del Consiglio Comunale allorché diventeranno proposte di delibere. Tuttavia appare inutile nascondersi che esse, proprio per la portata dirompente intrinseca e per i mezzi di diffusione che le veicolano, provocano o potrebbero provocare fibrillazioni, plausi o malcontenti tra le organizzazioni sindacali, gli utenti dei mezzi pubblici (Atm e Tram), tra il personale del Comune (P.O. e posizioni organizzative), tra i professionisti che operano sul territorio (PRG)».

Di fronte a questo quadro, al consigliere di Sicilia Futura appare legittimo che tutti questi soggetti si chiedano quale sia il ruolo che svolge e che svolgerà il Consiglio su queste tematiche.

La Tona ritiene che la politica della programmazione, soprattutto su tematiche così delicate, non possa passare esclusivamente attraverso i comunicati stampa e, considerate anche le apprezzate dichiarazioni iniziali che prefiguravano un coinvolgimento dell’organo consiliare, e ciò a prescindere dall’idea dei Consiglieri delegati (sono sufficienti le Commissioni consiliari ed i Gruppi consiliari che, questi si, possono delegare i singoli consiglieri a trattare specifiche tematiche), pone al sindaco precise richieste per capire innanzitutto se intende, e in che modo, mettere a conoscenza i Consiglieri comunali delle risultanze di tutte le ricognizioni effettuate, attraverso la consegna delle relazioni che risulta aver chiesto al Segretario Generale, al Ragioniere Generale, a tutti i Dirigenti ed ai vertici delle Società Partecipate. Comprendere se non ritiene di consentire ai consiglieri, delegati dai gruppi consiliari, di prendere parte a questa attività ricognitoria in modo da poter poi esercitare in maniera più partecipe e producente la prevista attività di indirizzo e controllo.

La Tona chiede anche se ha effettivamente deciso di revocare lo Schema di Massima del Piano Regolatore Generale predisposto dalla Giunta precedente e se tale scelta sia stata pregiudiziale o dettata da motivazioni profonde che possono essere portate a conoscenza dei consiglieri comunali

Un passaggio anche sui dipendenti comunali:

«Premesso che pur essendo stata assegnata alla Giunta comunale la competenza relativa all’ordinamento degli uffici e dei servizi comunali, il Consiglio comunale conserva nei riguardi dell’attività regolamentare della Giunta una determinante funzione di indirizzo cui non si può negare corrisponda una simmetrica azione di controllo del rispetto, nella produzione normativa, dei criteri generali definiti dal Consiglio, che rappresentano anche condizione di legittimità dei regolamenti medesimi. Considerato che appare necessario che l’attività dell’organo esecutivo chiamato alle scelte in ordine alla quantità e qualità dei profili impegnati deve ricondursi ai criteri generali di competenza consiliare che determina le linee portanti dell’assetto della macchina burocratica, non ritenga, anche per questo argomento prima di passare all’azione – annullamento di tutte le posizioni organizzative o riduzione delle posizioni dirigenziali annunciate in campagna elettorale – necessario e opportuno un confronto con l’organo consiliare – commissioni o gruppi – onde perseguire sicuramente un efficientamento della macchina burocratica, un risparmio di spesa, senza però demotivare i dipendenti additandoli alla cittadinanza come un problema o come un semplice costo».

Adesso toccherà a De Luca decidere se e quando rispondere. I quesiti ci sono e sono tanti.

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