La prima uscita pubblica dell’area dem del Pd è sulla Stu Tirone. Calabrò: «Necessario decidere»

La prima uscita pubblica dell’area dem del Pd è sulla Stu Tirone. Calabrò: «Necessario decidere»

Danila La Torre

La prima uscita pubblica dell’area dem del Pd è sulla Stu Tirone. Calabrò: «Necessario decidere»

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mercoledì 23 Dicembre 2015 - 16:47

L’ex candidato sindaco del centro sinistra ed i consiglieri comunali Iannello e Cardile hanno riportato in primo piano un tema su cui negli ultimi mesi sembrava essere calato il silenzio assoluto. Secondo gli esponenti democratici il Comune rischia una causa stimabile in 20milioni di euro

Dopo mesi di silenzio sui temi che riguardano la città, Felice Calabarò è tornato a far sentire la sua voce , nella veste di esponente del partito democratico area Dem. Lontani i tempi in cui era necessaria l’aula consiliare per far sedere vicini tutti i consiglieri del PD, oggi è stata sufficiente la saletta commissione, perché accanto all’ex candidato sindaco del centro –sinistra c’erano solo i “superstiti” del partito democratico, anzi in realtà due su tre.

Solo Pietro Iannello (che è anche presidente della commissione urbanistica) e Claudio Cardile sono stati infatti insieme a Calabrò i protagonisti dell’incontro con i giornalisti, al quale hanno preso parte anche il presidente della II circoscrizione Zullo, l’ex presidente del Consiglio Comunale Previti, l’ex consigliere comunale Ruello. Antonella Russo ha invece presenziato solo pochissimi minuti. Era presente come uditore anche l'ammministratore della Stu, Franco Cavallaro.

Al centro della conferenza stampa un tema su cui negli ultimi mesi sembrava essere calato il silenzio assoluto: la Stu Tirone .«Negli ultimi tempi , siamo stato distratti da beghe politiche, cambi di casacca e gettonopoli, ma adesso è arrivato il momento di parlare di argomenti importanti per la città», ha esordito Calabrò.

Il prossimo 31 dicembre scadrà la convenzione tra Comune di Messina e la società di trasformazione urbana Il Tirone s.p.a., sottoscritta il 29 ottobre 2004. Secondo quanto affermato dagloli esponenti del partito democratico, in caso di mancata proroga della convenzione, Palazzo Zanca rischia una causa stimabile intorno ai 20 milioni di euro.

«In questi ultimi anni la partecipazione del socio comune all’attività della detta società partecipata è stata a dir poco altalenante e confusa ed abbiamo assistito al sostanziale disinteressamento dell’Ente», hanno dichiarato Calabrò, Iannello e Cardile, che accusano l’amministrazione di non aver preso una posizione chiara sul futuro della Stu, quasi la volessero far morire di morte naturale, mettendo però il Comune in una situazione di rischio.

«Qui non si tratta di avallare il sacco edilizio o dare via libero a speculazioni, ma è necessario dire con chiarezza cosa si vuole fare della società di trasformazione del Tirone , anche alla luce della perdita dei finanziamenti sia del contratto di quartiere (circa 8 milioni di euro) sia della legge Tognoli per i parcheggi (circa 20 milioni di euro). L’obiettivo finale deve essere la riqualificazione di un quartiere che versa in uno stato di assoluto degrado. Bisogna mettere da parte preconcetti e pensare allo sviluppo della città», ha affermato Calabrò.

Il nodo da sciogliere resta il piano industriale, in cui erano previste opere (centro commerciale, parcheggio, edilizia pubblica e residenziale) che l’amministrazione Accorinti non ha mai nascosto di non condividere per l’impatto che avrebbero sul territorio cittadino. «Se i progetti previsti nel piano industriale non vanno bene, bisogna sedersi e ragionare al fine di raggiungere un accordo che individui il giusto equilibrio tra pubblico e privato, evitando in tal modo eventuali speculazioni. E’ necessario però interrompere da subito questa lunga fase di immobilismo che rischia di creare un danno alla città» hanno spiegato Calabrò, Iannello e Cardile.

E proprio a margine della conferenza stampa è stato l’assessore all’urbanistica De Cola a chiarire che il Comune ha recentemente avviato un dialogo con il Cda della Stu per capire se è possibile trovare un accordo sugli interventi da realizzare nello storico e centralissimo quartiere. De Cola assicura inoltre che l’amministrazione ha seguito un iter che mette al riparo il Comune da eventuali ricorsi. (DLT)

6 commenti

  1. Anche Iannello è uno che ha cambiato casacca ,pessimo politico bravo cardiologo.
    Calabrò fai i progetti quando avrai i voti del popolo,in questo periodo fai l’avvocato .
    Mi ricordo e vi ricordo che anche Renzi governa con chi ha tradito il voto del popolo.(rubando i voti del Pdl si sono fatti un partito chiamato Ncd.)

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  2. Anche Iannello è uno che ha cambiato casacca ,pessimo politico bravo cardiologo.
    Calabrò fai i progetti quando avrai i voti del popolo,in questo periodo fai l’avvocato .
    Mi ricordo e vi ricordo che anche Renzi governa con chi ha tradito il voto del popolo.(rubando i voti del Pdl si sono fatti un partito chiamato Ncd.)

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  3. Per rinfrescarci la memoria leggiamoci l’articolo di Alessandra SERIO del 7 ottobre 2015. http://www.tempostretto.it/news/progetti-infiniti-stu-tirone-verso-soluzione-condivisa.html. Siamo alla vigilia del Santo NATALE, ascoltiamo la signora LOSACCIO sulla STU TIRONE e ridiamoci su. https://www.youtube.com/watch?v=7PS_2UTksAk.

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  4. Per rinfrescarci la memoria leggiamoci l’articolo di Alessandra SERIO del 7 ottobre 2015. http://www.tempostretto.it/news/progetti-infiniti-stu-tirone-verso-soluzione-condivisa.html. Siamo alla vigilia del Santo NATALE, ascoltiamo la signora LOSACCIO sulla STU TIRONE e ridiamoci su. https://www.youtube.com/watch?v=7PS_2UTksAk.

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  5. Messo da parte il pregiudizio politico contro ACCORINTI, il PARTITO DEMOCRATICO, depurato da opportunisti della politica, comincia FINALMENTE a fare Politica, P maiuscola. Sono confortanti e condivisibili le parole di Felice CALABRO’, lo scrive chi spesso lo ha preso di mira per la sua inconsistente opposizione a Peppino BUZZANCA, libero da una tutela politica ingombrante, quella di GENOVESE, l’ex candidato sindaco darà il meglio di se. Voglio complimentarmi per il contenuto del seguente periodo. “L’obiettivo finale deve essere la riqualificazione di un quartiere che versa in uno stato di assoluto degrado. Bisogna mettere da parte preconcetti e pensare allo sviluppo della città.” Adesso tocca al M5S intervenire sul TIRONE.

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  6. Messo da parte il pregiudizio politico contro ACCORINTI, il PARTITO DEMOCRATICO, depurato da opportunisti della politica, comincia FINALMENTE a fare Politica, P maiuscola. Sono confortanti e condivisibili le parole di Felice CALABRO’, lo scrive chi spesso lo ha preso di mira per la sua inconsistente opposizione a Peppino BUZZANCA, libero da una tutela politica ingombrante, quella di GENOVESE, l’ex candidato sindaco darà il meglio di se. Voglio complimentarmi per il contenuto del seguente periodo. “L’obiettivo finale deve essere la riqualificazione di un quartiere che versa in uno stato di assoluto degrado. Bisogna mettere da parte preconcetti e pensare allo sviluppo della città.” Adesso tocca al M5S intervenire sul TIRONE.

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