Dopo il maltempo si lavora a Galati, ma resta la paura: serve rafforzare la barriera

Dopo il maltempo si lavora a Galati, ma resta la paura: serve rafforzare la barriera

Francesca Stornante

Dopo il maltempo si lavora a Galati, ma resta la paura: serve rafforzare la barriera

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venerdì 15 Novembre 2019 - 15:30

E' stata sistemata la barriera dei massi, ma gli abitanti continuano a chiedere di alzarla e renderla più forte

A Galati si continua a guardare il mare con timore. Dopo la furia delle mareggiate di martedì che hanno messo ancora una volta a serio rischio l’abitato di Galati Marina, il Comune ha cercato di correre ai ripari. Il sindaco Cateno De Luca ha firmato un’ordinanza per interventi urgenti. E in effetti mezzi e uomini si sono immediatamente messi a lavoro.

E’ stata sistemata la barriera di massi, fortemente compromessa dopo la mareggiata. Gli abitanti però hanno paura che non basti. Dopo tante sollecitazioni oggi si è deciso anche di prelevare dei massi a Tremestieri per alzare la barriera che si è rivelata insufficiente quando il mare si ingrossa. Ma serve un intervento massiccio di rifioritura dei massi. Ed è questo che sperano di vedere oggi.

Lo ha chiesto a gran voce per mesi e ribadito anche in questi ultimi giorni, il consigliere della I Circoscrizione Alfredo Manganaro, da sempre in prima linea insieme ai tanti che vivono tra Galati marina e S. Margherita.

L’appello

«Non bastano pochi massi perché qua abbiamo visto tutti cosa succede. Ci sono ancora punti nella barriera in cui l’acqua riesce a passare e piano piano sta scavando mettendo a serio rischio le abitazioni. Continuiamo ad aspettare il progetto finale della Regione, ma nel frattempo non possiamo continuare a contare danni ogni volta che il mare infuria».

Adesso si teme per la sciroccata prevista per domani. Hanno paura che gli interventi tampone di questi giorni vengano ingoiati dalla mareggiata. Per questo chiedono al Comune di innalzare e rafforzare la barriera portando sul litorale di Galati una quantità sufficiente di massi frangiflutti.

Il consigliere Manganaro ricorda i solleciti, l’ultimo messo nero su bianco risale allo scorso mese di luglio, proprio per agire in tempo e prevenire. Non era stato fatto e già ad agosto erano arrivate le prime conseguenze. Adesso altri danni. Per questo chiedono di non far passare altro tempo e di agire prima della prossima forte mareggiata.

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Un commento

  1. OCCHI PUNTATI SOLO SULLE SPIAGGE DI GALATI SENZA OSSERVARE E CHIEDERE LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ CANTIERISTICHE NAVALI E I LIDI CHE ESISTEVANO A MESSINA NORD!!!!
    SIAMO IN GINOCCHIO , LA REGIONE NON SI DOMANDA CHE FINE FAREMO ?

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