Scuole al gelo e in confusione, oggi si chiude: le decisioni dei presidi. Il caso in Procura

Scuole al gelo e in confusione, oggi si chiude: le decisioni dei presidi. Il caso in Procura

Francesca Stornante

Scuole al gelo e in confusione, oggi si chiude: le decisioni dei presidi. Il caso in Procura

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 00:47

Non hanno chiuso tutti i plessi inseriti nell'elenco stilato dal Comune e quasi tutti hanno disposto la sospensione intanto per un giorno in attesa di sviluppi. L'ordinanza del sindaco di ieri sera, e poi le modifiche per ovviare agli errori, hanno causato non pochi disagi tra dirigenti scolastici, insegnanti e famiglie.

Il freddo di questi giorni ha fatto chiudere i battenti a 36 plessi di 14 Istituti comprensivi della città, più due istituti superiori. E’ il bilancio di un’emergenza che si è scatenata al rientro dalle vacanze di natale, quando alunni di ogni età sono rientrati in classe trovando aule gelate, corridoi impraticabili, strutture senza riscaldamenti o con gli impianti che non funzionavano. Ieri sera il sindaco Renato Accorinti ha deciso di chiudere la questione con l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche nelle scuole sprovviste di impianti o con impianti guasti, a partire da oggi per 7 giorni, per non mettere a rischio la salute di alunni e insegnanti. Il provvedimento però era errato, il primo elenco si è rivelato un pasticcio, si è scatenato il panico tra dirigenti e famiglie, alla fine è stata necessaria una seconda ordinanza firmata in serata (VEDI ARTICOLO A PARTE).

E così ben 16 Istituti si sono ritrovati ad attuare il provvedimento in fretta e furia, molte scuole hanno provveduto a darne comunicazione nei rispettivi siti istituzionali, per qualche altro plesso è rimasta l’incognita fino ad oggi. Di certo c’è che rispetto all’elenco stilato dagli uffici del Dipartimento Manutenzioni del Comune, e poi allegato all’ordinanza bis, è emerso che:

Istituto comprensivo S. Margherita: (plessi Infanzia di Giampilieri Marina e Infanzia Giampilieri Superiore) sospende le attività didattiche per 7 giorni;

Istituto comprensivo La Pira Gentiluomo: (plessi Media La Pira 1, Primaria Gentiluomo, Infanzia e Primaria Bisconte) chiude oggi e fornirà ulteriori comunicazioni per i prossimi giorni;

Istituto comprensivo Albino Luciani (plessi Infanzia Sala Smeralda, Infanzia-Primaria-Secondaria contrada Gazzi Fondo Fucile) chiude oggi e avvisa che ulteriori comunicazioni saranno pubblicizzate. In questo elenco compare anche l’Infanzia di via Scaminaci che però non esiste più.

Istituto comprensivo Tremestieri: il dirigente ha deciso di non chiudere il plesso della Primaria Tremestieri 1 – salita Larderia, nonostante sia in elenco. Concessa per oggi la possibilità di un ingresso degli alunni posticipato alle ore 9.00, anche in considerazione delle condizioni climatiche, e che tale ora non verrà conteggiata come assenza. Si riservano ai prossimi giorni le decisioni da adottare.

Istituto comprensivo Mazzini Gallo: lezioni sospese alla Media Gallo, alla Primaria Mazzini e Infanzia Mazzini, tutti in via Natoli. NON CHIUDONO il plesso di via Trento dell’Infanzia Mazzini e la Primaria Mazzini di via La Farina, dove le lezioni iniziano regolarmente alle 8, nonostante anche questi due comparissero in elenco.

Istituto comprensivo Gravitelli: fino ad ulteriore comunicazione, chiudono i plessi della Media Paino sita nei locali ex Antonello (questa scuola manca totalmente dall’elenco) e le scuole dell’Infanzia e Primaria Montepiselli. Lezioni regolari e niente chiusura nel plesso della scuola Media Annnibale Maria di Francia dove gli impianti sono funzionanti da ieri.

Fino a ieri sera nessuna comunicazione sui siti degli istituti comprensivi Evemero, Villa Lina Ritiro,Boer, Paradiso, Dina e Clarenza,Giovanni XXIII Villaggio Aldisio, Cep Catalfamo. Da segnalare solo che l’Infanzia della Paradiso non ha bisogno di chiudere perché è dismessa da molto tempo quindi non si capisce perché sia finita ancora in un elenco importantissimo per le sorti delle comunità scolastiche e di migliaia di famiglie messinesi.

Tra gli istituti superiori, l’ordinanza di Accorinti ha invece fatto cambiare idea al Liceo scientifico Archimede che inizialmente aveva predisposto la chiusura mentre in corso d’opera ha rettificato optando per la prosecuzione delle lezioni, visto che non compariva nell’elenco dell’ordinanza.

Intanto il Codacons, a seguito delle tante proteste ricevute, ha annunciato la presentazione di un esposto alla magistratura siciliana chiedendo di indagare per reato di interruzione di pubblico servizio. «L'impossibilità di frequentare gli istituti scolastici a causa delle temperature proibitive delle aule – dice il segretario nazionale, Francesco Tanasi – configura l'interruzione di un servizio pubblico quale è l'istruzione. Occorre individuare i responsabili di tale situazione e indagare su ciò che è stato fatto per prevenire un disservizio così grave».

Il Codacons chiede inoltre che vengano forniti i dati del monitoraggio sullo stato di funzionamento degli impianti di riscaldamento delle scuole siciliane, ritenendo indispensabile l’intervento del Prefetto per ottenere la mappatura degli edifici scolastici interessati da tali disservizi e per richiamare alle loro responsabilità tutti gli enti, dal singolo comune all’edilizia scolastica regionale, che hanno il dovere di vigilare per la somministrazione del riscaldamento. Il Codacons ha già allo studio azioni risarcitorie per richiedere il ristoro dei danni subiti e lancia un appello a tutte le famiglie siciliane: segnalare a noaulefredde@gmail.com casi di disagio registrati nelle scuole a causa del freddo.

Sull’argomento si è scatenata anche la capogruppo Ncd Daniela Faranda che non riesce a stare in silenzio di fronte al danno subìto da centinaia di alunni rimasti al gelo per giorni e la beffa di ordinanze sbagliate, l'ultima delle quali lascia addirittura ai Dirigenti scolastici la facoltà di aprire o meno la scuola. «È questo l'effetto della approssimazione di una giunta che ci ha abituato a colpi di scena che hanno dell'incredibile. Non riuscire nemmeno a garantire i più elementari servizi ai cittadini è l'evidente segno di una città alla deriva e della più totale assenza di una solida guida e, mentre assistiamo all'esultanza di Accorinti per i grandi risultati ottenuti, dal Masterplan ai bandi di concorso, dai bilanci in "attivo" alla raccolta differenziata, ai nostri ragazzi è negato il diritto allo studio ed alle famiglie la certezza di poter contare sulla scuola. Il sindaco dedichi il suo tempo a Messina, verifichi attentamente l'efficacia della sua azione di governo, si interroghi e, soprattutto, dia risposte perché la città non è più disposta ad aspettare.

Il calderone è in ebollizione. Vediamo cosa accadrà ancora.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Ma finitela tutti quanto con questa buffonata, comune, scuole, genitori ed allievi , che per saltare un giorno di scuola farebbero carte false.
    Ricordo da sempre sta scusa dei riscaldamenti per fare sciopero.
    Si scatena il panico ed il caos ogni volta per delle emerite fesserie.
    Isteria collettiva.

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  2. Ma finitela tutti quanto con questa buffonata, comune, scuole, genitori ed allievi , che per saltare un giorno di scuola farebbero carte false.
    Ricordo da sempre sta scusa dei riscaldamenti per fare sciopero.
    Si scatena il panico ed il caos ogni volta per delle emerite fesserie.
    Isteria collettiva.

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  3. libero professionista 13 Gennaio 2017 07:23

    Non vi è dubbio che l’Amministrazione stia sbagliando: le norme vigenti sono chiare, le scuole devono essere dotate di impianto di riscaldamento.
    Ed è giusto che provveda in tempi rapidi.
    Ma i genitori potrebbero finirla di specularci: per intere generazioni abbiamo frequentato aule prive dell’impianto.

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  4. libero professionista 13 Gennaio 2017 07:23

    Non vi è dubbio che l’Amministrazione stia sbagliando: le norme vigenti sono chiare, le scuole devono essere dotate di impianto di riscaldamento.
    Ed è giusto che provveda in tempi rapidi.
    Ma i genitori potrebbero finirla di specularci: per intere generazioni abbiamo frequentato aule prive dell’impianto.

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