Biagioni: La squadra ha lottato, ma è un momento difficile, la palla non entra

Biagioni: La squadra ha lottato, ma è un momento difficile, la palla non entra

Francesco Certo

Biagioni: La squadra ha lottato, ma è un momento difficile, la palla non entra

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lunedì 19 Novembre 2018 - 07:56

Le dichiarazioni dell'allenatore dopo la sconfitta contro il Portici

Mister Biagioni una sconfitta oggi forse immeritata perché il Messina soprattutto nel primo tempo, insomma, ha avuto tante occasioni.

“Si, abbiamo fatto un primo tempo importante dove potevamo stare in vantaggio di diverse reti ma quando la palla non la butti dentro poi sei qui a commentare un altro tipo di partita. Nel secondo tempo abbiamo preso gol, abbiamo reagito sbagliando un calcio di rigore, prendendo un palo, creando qualche altra situazione, qualche mischia ma è un momento che ci gira anche male, noi abbiamo i nostri difetti ma ci gira anche male, io oggi ai ragazzi sotto il profilo dell' impegno, della volontà, non è che gli posso dire molto”.

Diciamo che la situazione ambientale a un certo punto non vi ha aiutato perché, insomma, i pochi tifosi che c'erano vi hanno contestato dopo l'errore dal dischetto.

“Siamo a Messina, credo che sia giusto che i tifosi facciano le loro scelte, noi dobbiamo solo pensare a giocare perché non è che per una contestazione i giocatori si devono fermare, purtroppo è un momento che hanno diritto di contestarci, guardate come siamo messi in classifica, perciò credo che abbiano il diritto di fischiare se ritengono opportuno di fischiare ma penso che i fischi di oggi non erano per la partita di oggi, credo che il nostro andamento non sia consono a quelli che sono i progetti”.

La sensazione è che anche per ragioni di ordine mentale la rivoluzione sia inevitabile però ancora al mercato mancano due settimane, come si gestiscono?

“Si devono gestire, come ho sempre detto questa squadra, oltre che ad avere una coperta corta, ha bisogno di aiuto, noi dobbiamo sederci intorno a un tavolino come abbiamo già fatto in precedenza e creare quelli che sono i presupposti per il futuro”.

Quando è arrivato a Messina pensava di dover affrontare un periodo così difficile?

“Ma diciamo che se volete esaminare le partite, a parte contro il Città Di Messina, le prestazioni sono sempre state fatte perché a Locri rigore sbagliato sennò avremmo vinto, oggi rigore sbagliato sennò non avremmo perso, credo che le prestazioni si siano fatte, però se io sono qua in una squadra che aveva dei problemi e ancora oggi ce li ha adesso dobbiamo cercare solo di correggerli e di metterci in condizioni di fare un campionato diverso, innanzitutto di toglierci da sotto”.

Volevo sapere se si era sentito con il presidente che è tornato da un breve periodo di vacanza, ha abbandonato qualche minuto prima della fine della partita, era abbastanza deluso.

“Deluso lo è sicuramente il presidente, è quello che comanda, ci mancherebbe che non sia deluso come lo siamo noi. Penso che subito dopo questa sera avremo modo di poter parlare con lui”.

Per tornare un attimo al mercato, non teme che questa posizione di classifica e questa situazione ambientale possa anche disincentivare alcuni degli uomini che avete individuato per rafforzare la rosa a venire qui sullo Stretto?

“Mah, vediamo, è sempre una piazza importante come Messina, ha sempre il suo appeal, sicuramente sarà un po' più difficile ma questo non vuol dire, capita già altre volte in situazioni del genere che ragazzi sposano un progetto a lungo termine”.

Qual è il vero problema di questa squadra? E’ un problema di natura fisica? Un problema di natura mentale?

“Oggi non mi pare che sia una questione fisica, la squadra ha corso, ha lottato, ha creato occasioni, se la palla non entra… purtroppo è un momento che crei situazioni e la palla non entra , alla prima opportunità gli altri ti puniscono, purtroppo il calcio è fatto anche di queste cose”.

Come mai il rigore l’ha tirato Petrilli?

“Perché il rigorista oggi era Petrilli, mercoledì era uscito, non c'era, ma il rigorista era Petrilli”.

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