Simone De Cola non collabora, il giudice lo sbatte in carcere
MESSINA – Il corriere della droga arrestato qualche giorno fa dalla Gdf ha preferito tenere la bocca chiusa. Convocato per l’interrogatorio di garanzia, Simone De Cola ha scelto il silenzio assoluto. Rimane quindi dietro le sbarre in attesa di processo.
Tace il corriere della droga
Il 37enne, difeso dall’avvocato Alessandro Trovato, ha affrontato il faccia a faccia col giudice per le indagini preliminari Monia De Francesco ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La gravità dell’accusa e il fatto che ha preferito non collaborare hanno spinto il Gup a convalidare l’arresto ed emettere ordinanza cautelare in carcere. L’uomo ha anche la fedina penale “macchiata”.
L’arresto agli imbarcaderi
De Cola, messinese della zona centro nord, è stato bloccato da una pattuglia della Guardia di finanza allo sbarco dei traghetti, la vigilia dell’Epifania. In auto aveva un panetto da un chilo e 200 grammi di cocaina con inciso il marchio “Zeus” sulla confezione. Il drop test ha confermato che si tratta di sostanza stupefacente purissima, che sul mercato locale avrebbe fruttato parecchio. Ora è accusato di trasporto di droga. L’arresto non ferma le indagini delle Fiamme Gialle, a lavoro per verificare il ruolo e la rete di clienti di quello che pare essere un effettivo corriere della droga. Il suo legale intanto valuta il ricorso al Tribunale del Riesame.
