Riequilibrio, Calabrò e Russo: «Basta dossier, vogliamo atti certificati»

Riequilibrio, Calabrò e Russo: «Basta dossier, vogliamo atti certificati»

Danila La Torre

Riequilibrio, Calabrò e Russo: «Basta dossier, vogliamo atti certificati»

Tag:

lunedì 05 Novembre 2018 - 13:38

I due consiglieri del Partito democratico rimproverano all’amministrazione De Luca di non ver più coinvolto il Consiglio comunale dopo l’approvazione della prima versione del Salva Messina e lanciano un messaggio al presidente Cardile

«Se il sindaco De Luca pensa che ci siederemo a tavola cunzata deve sapere che questi due consiglieri non ci saranno». L’esponente del Pd Felice Calabrò sintetizza con una espressione dialettale il senso della conferenza stampa che questa mattina l’ha visto protagonista insieme alla collega di partito Antonella Russo . I due rappresentanti del Consiglio comunale , che lo scorso 15 ottobre hanno votato la prima versione del “Salva Messina”, rimproverano all’amministrazione di non aver più coinvolto l’Aula da quella data, sebbene tra soli 15 giorni dovrà essere votata la rimodulazione del piano di riequilibrio, e chiedono di poter entrare nel merito dei vari argomenti leggendo le carte .

«Dal 15 ottobre in Consiglio comunale non si è più parlato del “Salva- Messina”, e ad oggi non abbiamo materiale su cui ragionare. Prendiamo atto che c’è una nuova versione del “Salva Messina” , passato da lacrime e sangue a latte e miele. Il Consiglio Comunale deve essere messo nelle condizioni di avere una visione chiara: diciamo basta al balletto di cifre, ai dossier e alle relazioni, e chiediamo ci vengano forniti atti certificati», ha spiegato Calabrò.

Lui e la collega Russo chiedono infatti una serie di documenti per capire la reale situazione economico-finanziaria del Comune e delle sue partecipate, vale a dire: la certificazione del Ragioniere Generale attestante la consistenza dei debiti fuori bilancio e della situazione debitoria dell’Ente al 31.10.2018, previo coinvolgimento di tutti i Dirigenti comunali, responsabili dei relativi Dipartimenti; la relazione da parte delle Aziende Partecipate del Comune di Messina, con particolare riferimento ad Amam, Atm e Messina Servizi, certificata dai rispettivi Organi di revisione, della posizione debitoria/creditoria di ogni singola Partecipata; il resoconto specifico da parte di ATM della situazione debiti/crediti con il Comune di Messina, attesa la necessità dell’Azienda trasporti cittadina di rivedere i bilanci aziendali dal 2002 ad oggi al fine di adeguarli con quelli comunali, presupposto necessario per la sua liquidazione e per la successiva trasformazione in Spa pubblica.

Entrando nel merito della versione 2.0 del “Salva- Messina” venuta fuori dalla concertazione con i sindacati, Calabrò ha evidenziato le contraddizioni di De Luca su due aspetti in particolare. «Leggo che si parla di riduzioni dei costi della politica. Bene, sono d’accordo, ma l’amministrazione deve cominciare a fare ciò che dice. Perché non inizia a razionalizzare i costi delle partecipate eliminando i Cda e nominando un amministratore unico così come suggerisce la legge Madia? Potrebbe inoltre cominciare a verificare se tra i componenti dei Cda ci sia qualcuno in quiescenza che per legge non dovrebbe percepire alcun emolumento (come Aveni dell’Arisme ad esempio). In campagna elettorale – ha aggiunto Calabrò – aveva annunciato che avrebbe eliminato le Circoscrizioni, che così come sono rappresentano un peso. Per dare seguito a quell’annuncio potrebbe dire al suo delfino Danilo Lo Giudice di presentare un disegno di legge alla Regione. Bisogna anche razzolare bene oltre a predicare».

Il secondo aspetto su cui è concentrato Calabrò riguarda l’annunciata riduzione dei dirigenti comunali a 13. «Mi risulta che il sindaco abbia rinnovato il contratto alla dirigente a tempo determinato Loredana Carrara, che costa al Comune oltre 200mila euro l’anno. Non entro nel merito delle sue competenze e della sua professionalità, ma mi chiedo come sarà possibile evitare ricorsi da parte di quei dirigenti che verranno considerati in esubero».

«Quale giudice potrà mai dare ragione all’amministrazione?» gli fa eco Antonella Russo. La consigliera ha poi posto l’attenzione su transazioni e debiti fuori bilancio. «Tra 15 giorni dovremo votare la rimodulazione del piano di riequilibrio e al netto dei proclami sulle 500 delibere che dovevano arrivare in Consiglio comunale noi ancora non abbiamo visto niente». In particolare, la consigliera del Pd ha evidenziato l’assenza di delibere sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio e sulle transazioni, ricordando che esiste una sentenza recente della Corte dei Conti Sezioni Autonomie secondo la quale le singole transazioni devono essere inserite nel singolo riconoscimento dei debiti fuori bilancio: «Non abbiamo visto neanche una delibera e mancano solo 15 giorni». La Russo ha inoltre sottolineato che il Comune di Messina è ancora sprovvisto del consuntivo 2017 e che il Consiglio comunale non ha ricevuto alcuna informazione sul rendiconto, per il quale la Regione ha anche nominato un commissario ad acta.

A proposito dell’incontro del sindaco De Luca con il funzionario del Ministero Giancarlo Verde sul piano di riequilibrio, la Russo ha manifestato preoccupazione per la mancanza di interlocuzione politica con Roma e suggerisce al primo cittadino di richiedere un parere alla Corte dei conti circa la possibilità di inserire i nel piano di riequilibrio debiti prodotti dal 2014 ad oggi. «La Corte dei conti è un organo giudiziario, non deve incontrare i rappresentanti delle amministrazioni, per questo invece di chiedere un incontro il sindaco avrebbe dovuto richiedere un parere».

Calabrò e Russo hanno affrontato anche il capitolo servizi sociali, non nascondendo le proprie perplessità sulla costituzione un’Agenzia che dovrebbe assorbire i circa 500 lavoratori delle cooperative. «Vogliamo vedere il piano economico per capire se è un percorso sostenibile economicamente. Diciamo con onestà che abbiamo molti dubbi anche sulla legittimità dell’applicazione dell’art.37 del CCNL per l’assunzione diretta dei lavoratori, visto che lì si parla di salvaguardia occupazionale in caso di appalto, mentre il Comune deve fare una cosa opposta, e cioè internalizzare».

Insomma, i consiglieri Calabrò e Russo hanno parecchie perplessità e chiedono all’amministrazione di poter approfondire le singole materie carte alla mano.

Il messaggio finale i due consiglieri lo mandano al collega di partito nonché presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile: «Sarebbe stato corretto che alla concertazione con i sindacati avesse partecipato anche una rappresentanza dei vari gruppi consiliari, considerato che spetterà all’Aula l’ultima parola. Visto che i consiglieri sono rimasti fuori da quel tavolo, adesso dovrebbero avere la possibilità di partecipare ai tavoli tematici che inizieranno stasera».

Cardile è avvisato, adesso dovrà essere lui a decidere se assecondare la richiesta dei due consiglieri, chiedendo al sindaco di far partecipare ai tavoli tematici anche una rappresentanza del Consiglio comunale.

Danila La Torre

4 commenti

  1. Finalmente una parte del consiglio si è risvegliata dall’ipnosi… e gli altri ancora non hanno battuto un solo colpo

    0
    0
  2. La pretesa di De Luca è che si prendano come riferimento le sue valutazioni, punto. Non esiste fo te più attendibile ne parere più autorevole del suo, e chi lo mette in discussione riceve semplicemente il soluto fiume di volgarità gratuite. Perché in questo è certamente il numero uno.

    0
    0
  3. E’ necessario che tutti comprendano che è necessario fare un piano di riequilibrio serio, poichè altrimenti si rischia soltanto di perdere altro tempo senza risolvere i gravi problemi che attanagliano la Città. Se le questioni non verranno affrontate con atti equilibrati e realistici sarà tutto inutile ed alla fine tra qualche tempo saranno tutti nuovamente sotto processo e la Città con problemi sempre più gravi. La Corte dei Conti ha ormai sotto la lente d’ingrandimento gli atti finanziari del Comune di Messina….. Gli atti propedeutici (il Sindaco “500 delibere”)non sono pronti, mancano anche le transazioni chieste dalla Corte dei C.. Si discute e basta. Non è possibile assorbire personale dei Servizi dal Comune, senza concorsi. Ecc…

    0
    0
  4. bernardo santilli 6 Novembre 2018 07:57

    Calabrò e Antonella Russo sono gli unici consiglieri competenti

    0
    0

Rispondi a kuigibeninati Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007