Innovazione e design nell’ingegneria geotecnica antisismica

Innovazione e design nell’ingegneria geotecnica antisismica

Giuseppe Spano

Innovazione e design nell’ingegneria geotecnica antisismica

giovedì 03 Maggio 2012 - 14:02

Seconda Conferenza Internazionale dal 28 al 30 maggio 2012 a Taormina presso il Centro congressi del San Domenico Palace Hotel

L’Italia è composta da un territorio che, nella sua quasi totalità, è interessato da eventi tellurici di notevole intensità e che, in particolar modo nel comprensorio messinese, fanno registrare un livello elevato di vulnerabilità sismica.

In una visione di sviluppo delle tecniche costruttive a Taormina si svolgerà dal 28 al 30 maggio, presso il Centro congressi del San Domenico Palace Hotel, la seconda Conferenza Internazionale sulla “Performance-based Design nell’Ingegneria Geotacnica Antisismica”, organizzata dal Comitato tecnico di ingegneria geotecnica sismica (Tc203) della Società internazionale per la meccanica del suolo e ingegneria geotecnica (Issmge) e dall’Associazione geotecnica italiana (Agi).

Il Convegno si avvarrà degli interventi di illustri esperti internazionali che elaboreranno le nuove tendenze ingegneristiche e le evoluzioni nel settore del design finalizzate anche alla sostenibilità globale ed all’analisi del ciclo della durata strutturale mentre le sessioni speciali saranno dedicate alla relazione tra i terremoti che hanno colpito la regione di Tōhoku in Giappone, la Nuova Zelanda e L’Aquila e gli effetti delle tre catastrofi in stretta correlazione con la realtà tecnologica degli edifici ricadenti in quelle zone.

Seguendo le linee guida della prima conferenza sulla Performance-based Design svoltasi a Tokyo nel 2009 e la quinta Conferenza Internazionale in Ingegneria Geotecnica Sismica tenutasi nel 2010 a Santiago del Cile, il prossimo meeting taorminese costituirà un forum ideale per presentare e discutere i più recenti progressi nella progettazione basata sulle prestazioni delle strutture in zone sismiche.

L’analisi statica è ancora il metodo più utilizzato per valutare la stabilità dei sistemi geotecnici sottoposti a sollecitazioni sismiche.
Tuttavia, questa metodologia appare limitata perché non ha fornito informazioni sulle deformazioni e gli spostamenti permanenti indotti dalle azioni sismiche. (Giuseppe Spano’)

In allegato il programma della conferenza

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