Cgil e Uil: no all’affidamento a privati dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti

Cgil e Uil: no all’affidamento a privati dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti

Cgil e Uil: no all’affidamento a privati dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti

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giovedì 16 Giugno 2011 - 15:36

I due sindacati chiedono a Buzzanca la revoca immediata del bando e la convocazione di un tavolo con parti sociali

La consultazione referendaria del 12 e 13 giugno scorso continua a fare “proseliti”. A fronte dei pochi ma tenaci promotori e sostenitori della prima ora dei quattro quesiti è ad urne chiuse che si è scatenata la vera, grande mobilitazione. Tutti pronti a salire sul carro dei vincitori per rivendicare i meriti di quello che, senza dubbio, è stato un successo in termini di partecipazione popolare. Tuttavia, al di là degli interessi di parte e delle ragioni politiche e troppo spesso di partito, è il senso profondo di quei quattro quesiti che dovrebbe prevalere nella fase post-referendaria. In questa direzione dicono di muoversi Cgil e Uil Messina, che «dopo il voto referendario col quale i cittadini italiani hanno detto no alla privatizzazione dell’acqua e, quindi, dei servizi di pubblica utilità più in generale, invitano il sindaco Giuseppe Buzzanca a trarre le naturali conseguenze del voto anche sulle scelte municipali». In particolare, Cgil e Uil si riferiscono – come scritto in un comunicato – al nodo Messinambiente e alla gara indetta per l’affidamento a privati dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti indetta dal sindaco e dall’ATO 3, nonostante il parere contrario delle organizzazioni sindacali che hanno denunciato il rischio di lievitazione dei costi e di disagi per i cittadini.

«La stragrande maggioranza dei cittadini italiani, e con loro i messinesi, col voto referendario hanno espresso chiaramente la loro contrarietà all’affidamento a privati dei servizi di pubblica utilità perché questo significa fare profitti sulla pelle delle persone e alzare i costi delle bollette – osservano i segretari generali di Cgil e Uil Messina, Oceano e Amato insieme a quelli di categoria Crocè e Lasagni-. Una indicazione chiara e netta che il sindaco di Messina non può ignorare o fare finta di non vedere».

Per Cgil e Uil, Buzzanca e Ruggeri, dopo il voto referendario, non possono proseguire nell’affidamento a privati del servizio oggi espletato dalla Messinambiente, società a totale capitale pubblico sul cui futuro il sindaco dovrebbe dare chiarimenti. «Si rispetti la volontà dei cittadini, si revochi immediatamente il bando e si convochi subito un Tavolo con le parti sociali per definire il futuro della azienda pubblica Messinambiente» concludono i dirigenti sindacali».

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