Tra i nomi scelti 9 sono di Messina e 5 della provincia. Consiglieri e sindaci voteranno il 27 aprile
MESSINA – Sud chiama Nord ha ufficializzato il simbolo e i nomi dei 14 candidati alle elezioni provinciali del 27 aprile prossimo. Sono 9 consiglieri di Messina, cioè Busà, Caruso, Cipolla, D’Angelo, Feminò, Giannetto, Milazzo, Rinaldo e Schepis. Poi Carmelina Bambara, consigliera di Taormina, Giuseppe Crisafulli di Milazzo, Flavio Santoro di Naso, Melangela Scolaro di Barcellona Pozzo di Gotto e Daniela Zirilli di Villafranca Tirrena. E il simbolo riporta una frase emblematica: “Avanti con Basile sindaco”.
A presentare tutto sono stati i vertici del partito, cioè Laura Castelli, Pippo Lombardo e Daniele Lo Giudice, al fianco del sindaco metropolitano Federico Basile. La prima a parlare è stata Castelli: “Questo è un momento importante per Sud chiama Nord. Quello che stiamo facendo è molto attenzionato fuori. Tutti sanno che Messina per ScN è lo zoccolo duro del partito che si sta facendo largo con i gomiti a livello più ampio. Ci osservano e il momento delle provinciali è importante per rafforzarci ulteriormente sul territorio”.
Poi Pippo Lombardo: “Queste elezioni per noi sono leggerissime. Sono di secondo livello e non sono quelle che volevamo noi con l’elezione diretta del presidente della Provincia. Stanno cercando solo di mettere una pezza dopo anni dalla riforma voluta da Crocetta. Ma finalmente il 27 aprile si tornerà a votare anche se potranno farlo solo i consiglieri e i sindaci. La nostra vera battaglia sarà nelle altre province, ma non daranno una risposta definitiva. Qualcuno ha deciso nel 2015 che le province dovevano diventare solo esattori senza dare servizi. Noi ora eleggeremo i Consigli ma senza risorse alle province non servirà a nulla se non per non essere richiamati dal governo o dalla Corte costituzionale. In bocca al lupo ai nostri candidati con l’auspicio che oltre a un governo provinciale ci siano anche le risorse”.
Basile in qualità di sindaco della Città metropolitana ha affermato: “Dal 27 aprile ci sarà una compagine nuova per rappresentare un territorio vasto. La citta metropolitana ha intercettato fondi importanti, ha lavorato tanto e non guarda in maniera negativa al futuro perché tanto è stato fatto e molto c’è da fare. Magari non ci aspettavamo così le elezioni ma è un punto di partenza. Cito solo un investimento della Città metropolitana, che è la città del Dopo di Noi, un villaggio realizzato con 55 milioni che servirà a tutto il territorio provinciale. Questo Consiglio metropolitano darà spazio e voce a chi deve rappresentare i territori. Dopo le elezioni ci aggiorneremo per una nuova programmazione”.
Danilo Lo Giudice, infine, ha spiegato: “Finalmente si arriva a questa elezione dopo una ventina di rinvii. Sembrava che anche stavolta potesse esserci la sorpresa ma la Regione è stata bacchettata dal Governo e ci siamo arrivati. La norma del governo regionale di Crocetta ha cancellato le province ma dopo 12 anni parliamo di un primato non positivo, visto che oggi l’ente è stato quasi cancellato. Abbiamo una grande fortuna, che questa Città Metropolitana di Messina ha i bilanci in ordine, è attiva e produttiva perché ha lavorato in questi anni con i sindaci De Luca e Basile anche con pochissime risorse. Penso ai tanti interventi nelle scuole, oltre al Dopo di Noi, ma anche ai fondi per le strade provinciali. L’obiettivo nostro è quello di crescere, di continuare a lavorare, di dare risposte alle piccole comunità”. E ancora: “Per noi bisognava dare la possibilità ai cittadini di eleggere il rappresentante. Ci stiamo adeguando a un sistema e non ci possiamo tirare indietro. Saremo presenti in tutte le province tenendo fede alla rappresentanza territoriale. Ci sono ragionamenti civici in alcune e partitici in altre tenendo anche conto delle alleanze politiche che snoccioleremo a breve. Lo faremo con conferenze in tutte le province in cui spiegheremo il percorso intrapreso. Il nostro obiettivo resta dare rappresentanza a tutti i 108 Comuni della Città Metropolitana”.
E infine i nomi, associati a un simbolo “chiaro”, ha spiegato Lo Giudice. Il simbolo è “avanti con Basile sindaco”. Lo Giudice ha aggiunto che “ora Basile non sarà più solo nel portare avanti le istanze dei piccoli Comuni, per questo abbiamo scelto questo nome. Per i candidati abbiamo deciso di voler rappresentare, giustamente, tutti i territori e al contempo abbiamo voluto tenere alta l’attenzione sull’attenzione di genere. Saranno 7 uomini e 7 donne, tutti capaci e di buona volontà, le migliori espressioni di amministratori che abbiamo”.








su 108 comuni che voteranno dobbiamo verificare quanti saranno i consiglieri ed i sindaci che voteranno contro De Luca votando altro presidente anziché Basile !?!
False spoglie di autodefiniti “democratici”. Quindi si fa un appello ai cittadini per il nulla certificato da anni di scempiaggini dette e fatte.
Basile?? abbiamo già dato, visto come ha ridotto la città di Messina
Basile?? abbiamo già dato