Non sì è ancora fermato l'eco della tragedia consumatasi a Cefalù dove un uomo ha perso la vita da un attacco di un branco di cinghiali, nel mentre si susseguono gli avvistamenti a ridosso dei centri abitati come ad esempio a Messina dove il sindaco Accorinti ha emanato una propria ordinanza.

A due mesi dalla tragedia di Cefalù dove un anziano ha perso la vita in seguito da un attacco di un branco di cinghiali, l'opinione pubblica ha posto sotto la lente di ingrandimento un rischioso fenomeno in forte crescita almeno alla luce dei numerosi avvistamenti che si sono verificati anche a ridosso degli abitati periferici delle città a diverse latitudini e dove spesso l'ammassamento di rifiuti costituisce un pericoloso richiamo per gli animali.

Se nel Parco delle Madonie è già partito un piano per la soppressione degli animali selvatici, per lo più esemplari nati dall'incrocio tra cinghiali e suini presenti allo stato brado sul territorio. Un fenomeno quello degli avvistamenti sul territorio urbano divenuto sempre più frequente, come quello registrato anche in alcune zone della città di Messina tanto da indurre il sindaco Accorinti ad emanare apposita ordinanza http://www.tempostretto.it/news/atto-emergenza-cinghiali-sindaco-accorinti-emette-ordinanza-tutela-pubblica-incolumit.html.

Nel Parco dei Nebrodi si è più prudenti sulla portata del fenomeno che ha registrato alcuni avvistamenti, ma nessun allarme come ha sottolineato il direttore dell'Ente Massimo Geraci: “Stiamo attuando una fase di monitoraggio ed osservazione delle aree verdi del territorio con i forestali e i guardia parco anche se non sussistono le stesse criticità che hanno colpito l’area del parco delle Madonie. Tuttavia nel caso in cui dovessero verificarsi casi simili, ci faremo trovare pronti a fronteggiare l’emergenza”.