Emergenza Ucraina. "Lottiamo per fare arrivare a Messina 80 bambini di due orfanotrofi sotto le bombe"

Emergenza Ucraina. “Lottiamo per fare arrivare a Messina 80 bambini di due orfanotrofi sotto le bombe”

Marco Olivieri

Emergenza Ucraina. “Lottiamo per fare arrivare a Messina 80 bambini di due orfanotrofi sotto le bombe”

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giovedì 10 Marzo 2022 - 17:39

«Raccogliamo fondi per affittare un pullman e portare qui i minori», spiega la presidente di "Arca senza confini"

MESSINA. «Lottiamo per portare a Messina 80 bambini, i “nostri” bambini sotto le bombe in Ucraina». La presidente dell’associazione “Arca senza confini“, Marika Monforte, li definisce così perché buona parte degli 80 minori di due orfanotrofi ucraini, a Černihiv, zona settentrionale, e al Chereshenka Lyceum, trascorrono nel segno dell’ospitalità le vacanze estive e natalizie a Messina.

Si tratta di due orfanotrofi con i quali l’associazione ha creato un rapporto costante e che ricevono periodicamente aiuti: dal cibo al vestiario e ai medicinali. Ora risulta necessario un corridoio umanitario per portare in salvo gli 80 bambini.

«A nostre spese siamo disponibili a prenderli al confine con la Polonia, affittando un pullman che li porti qui, puntando sulla raccolta fondi in corso», precisa la rappresentante di “Arca senza confini”.

“Vogliamo portarli tutti a Messina”

«Ovviamente intendiamo portarli tutti a Messina, anche quelli che non conosciamo, perché non possono rimanere nei sotterranei senza luce di Černihiv, sotto assedio russo, e nemmeno a Chereshenka, che al momento vive una situazione meno pericolosa. II cibo scarseggia e l’emergenza sarà sempre più grande, con rischi enormi per la loro vita a causa degli attacchi militari», spiega con ansia Marika Monforte.

“L’obiettivo? Il corridoio umanitario con un pullman”

«Speriamo di prendere i bambini alla frontiera ma non sarà facile nemmeno assicurare che arrivino sani e salvi lì. Le istituzioni cittadine ci stanno dando una grossa mano perché servono molti soldi. Stiamo vivendo questa situazione in modo drammatico perché, anche se non siamo genitori sul piano legale, lo siamo dal punto di vista del cuore», aggiunge con partecipazione emotiva la presidente.

Il legame Messina/Ucraina

«Lo scorso Natale i bambini erano qua e poi sono tornati come sempre nel loro Paese», racconta la presidente. La sua associazione, dopo il disastro di Černobyl’ nel 1986, ha avviato un rapporto costante con l’Ucraina e sono molti i bambini che, dopo l’affido temporaneo, sono stati adottati.

L’aiuto messinese a bambini ucraini orfani o malnutriti

Da anni l’ospitalità nei periodi delle vacanze, con l’adozione successiva di alcuni di essi, riguarda minori che vivono negli orfanotrofi perché orfani o perché figli di genitori che non possono garantire loro un minimo di sopravvivenza.

«In questa situazione di guerra, chi ha una famiglia è stato riportato lì, nell’ambiente d’origine, già precario, quando è partita l’invasione, e la situazione è davvero pericolosa. Dai piccoli nei sotterranei a quelli nelle famiglie, l’unica ancora di salvezza è portarli da noi», racconta la presidente.

La storia della dodicenne Anastasiya

Anastasiya ha dodici anni e vuole raggiungere Marika Monforte a Messina perché a casa della presidente dell’associazione trascorre le vacanze. Anastasiya comunica con Marika grazie a WhatsApp ed è in un istituto perché i suoi genitori, che di recente sono morti, non potevano mantenerla.

«Anche una carota era per un lusso in famiglia prima di arrivare all’orfanotrofio», si commuove la presidente di “Arca senza confine”. Lei spera che la ragazzina arrivi presto e raggiunga in famiglia un giovane ucraino che in questo periodo sta ospitando, «mentre a Milano vive mia figlia adottiva, 24 anni, sempre ucraina», racconta Marika.

«Per me Anastasiya è la mia bambina e grazie a Internet le dico ogni giorno: “Stai tranquilla, presto finirà tutto”. E vorrei davvero che fosse così. Non vedo l’ora che questo incubo termini. Abbiamo già inviato medicinali e generi di prima necessità agli istituti e devo ringraziare, per la raccolta fondi, le istituzioni cittadine e tutti coloro che ci stanno dando una mano per portare in sicurezza questi nostri bambini.»

Una prima accoglienza in provincia di Messina

Se andrà tutto per il verso giusto e il pullman dall’Ucraina riuscirà a raggiungere Messina, l’associazione ha già ottenuto il via libera di una struttura alberghiera in provincia di Messina per ospitare i bambini, in attesa di avviare le procedure giuridiche, come l’affido temporaneo, in sinergia con l’Associazione forense ASS.PE.93 – Camera Minorile guidata dall’avvocato Antonino Centorrino come presidente onorario.

Tante le famiglie disponibili ad accogliere i bambini ucraini

«Siamo in contatto con tante famiglie disponibili ad accogliere i ragazzini degli Istituti. Lottiamo per questo e io personalmente confido nell’aiuto della Madonna. Lottiamo per portare gli 80 minori a Messina e siamo vicini a tutti coloro che soffrono a causa della guerra», tiene a precisare Marika Monforte, mentre lavora a consolidare la rete con cittadini e realtà impegnate nel campo dell’accoglienza a Messina.

Per informazioni sulla raccolta fondi si può scrivere una mail all’associazione al seguente indirizzo: info@arcasenzaconfini-me.it.

 

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4 commenti

  1. Buonasera, sono interessato all’iniziativa ma l’indirizzo email indicato non risulta corretto.
    Non riesco quindi ad avere informazioni in merito. Potete correggere o dare altri recapiti?
    Grazie

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    1. Marco Olivieri 11 Marzo 2022 11:20

      Gentilissimo,
      la ringraziamo per la sua segnalazione. La mail è stata corretta. Cordiali saluti

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  2. alessandra messina 24 Marzo 2022 16:40

    Salve
    sono interessata ad ospitare una bambina ucraina orfana
    il mio indirizzo email è alemes@libero.it

    grazie
    Alessandra

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