I dipendenti ieri in protesta a Palazzo Zanca auspicano che sia veramente il momento della svolta. Le organizzazioni sindacali attendono i fatti

Gli storici “304” di Palazzo Zanca in attesa di stabilizzazione, ormai da diversi giorni fanno la spola tra casa, uffici e “casa comunale”, sperando di dare all’amministrazione la giusta “spinta” verso l’approvazione del piano di stabilizzazione. I dipendenti, che fino a ieri si erano detti pronti a trascorrere la nottata a Palazzo Zanca e a rimanervi fin quando la giunta municipale non approverà gli atti propedeutici alla stabilizzazione, hanno poi desistito. Necessario l’intervento del sindaco Buzzanca che in serata gli ha avvicinati concordando con loro scadenze ben precise: martedì l’atto passerà al vaglio dei revisori dei conti, giovedì in giunta. Garanzie anche sulle fronte dell’integrazione oraria, che per dicembre è già stata fissata in 27 ore. Ore destinate, in caso di copertura finanziaria, a diventare 33.

Nonostante la temporanea tregua, rimane dura la posizione della segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocè, che “condanna” le lentezze burocratiche: “L’Assessore Capone ha spiegato è dipeso dal fatto – afferma – che il Dirigente Cama il quale sembra abbia richiesto parere legale per l’adozione dell’atto. Troppe incertezze e impegni non mantenuti”. Non cambia nemmeno la posizione del Csa con Gaetano Giordano e Pietro Fotia che chiedono una linea decisa verso la stabilizzazione e invitano il prefetto Alecci ha convocate un tavolo con i rappresentanti di Palazzo Zanca.