Etna, finisce l'undicesimo parossismo, boati uditi fino a Giardini e Taormina

Etna, finisce l’undicesimo parossismo, boati uditi fino a Giardini e Taormina

Daniele Ingemi

Etna, finisce l’undicesimo parossismo, boati uditi fino a Giardini e Taormina

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mercoledì 10 Marzo 2021 - 12:15

Il picco avvenuto in piena notte, con forti boati uditi fino al messinese

Come comunica l’Ingv, dopo un inizio molto lento del nuovo episodio eruttivo parossistico al cratere di Sud-Est dell’Etna nella serata del 9 marzo 2021, l’attività ha raggiunto la fase di fontane di lava fra mezzanotte e le ore 01:00 (ore locali) del 10 marzo. Si è formata una colonna eruttiva alta diversi chilometri, che è stata spinta dal vento in direzione est-nordest, con conseguenti ricadute di cenere e lapilli in zona Mascali-Fiumefreddo. I venti in quota, da W-SW, come previsto, hanno spinto il “pirocumulo” verso l’alto catanese, quasi vicino al confine con il basso messinese ionico.

La spettacolare foto della colata lavica realizzata dal vulcanologo dell’INGV
Boris Behncke

Una colata lavica si è espansa dal lato orientale del cratere di Sud-Est in direzione della Valle del Bove, raggiungendo una quota di circa 1800 m. Un altro trabocco, più piccolo, è avvenuto dalla “bocca della sella”, sul lato sud-occidentale del cratere. L’attività di fontane di lava è cessata alle ore 04:30 locali, ed è stata seguita da modeste emissioni di cenere, che si sono concluse intorno alle ore 07:00 del 10 marzo. Durante la fase più intensa del parossismo i boati delle esplosioni si sono uditi sino alla zona di Giardini Naxos e Taormina (lato sud). Poco più a nord le onde sonore prodotte dalle esplosioni sono state schermate dai Peloritani e dai promontori rocciosi che caratterizzano la costa ionica, fra Taormina e Capo Sant’Alessio.

Il parossismo è stato accompagnato dai consueti segnali geofisici – un forte aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente principale si era stabilizzata sotto il Cratere di Sud-Est, e una rapida diminuzione alla fine della fase di fontane di lava; numerosi ed energetici segnali infrasonici prodotti dallo stesso Cratere di Sud-Est, e deformazioni del suolo registrate dalla rete clinometrica, che corrispondono alla sottrazione di magma dal sistema di alimentazione del vulcano, che tipicamente avviene durante gli episodi parossistici” – come comunica sempre l’INGV.

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