La denuncia delle sigle di categoria della Triplice: la salute dei lavoratori messa a rischio in piena pandemia, dal 16 proteste davanti ai punti-vendita
Eurospin, in Calabria le forze sociali “dichiarano guerra” a questa frangia della grande distribuzione organizzata.
Il gruppo Eurospin spa “continua nelle sue pratiche di gestione dei propri punti vendita che come più volte denunciato minano alla salute e sicurezza dei dipendenti in piena pandemia. L’unica azienda commerciale – rilevano le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs in una nota congiunta – a non rispettare i Protocolli Nazionali – che il Governo ha sottoscritto insieme alle parti sociali e che ha recentemente rafforzato e aggiornato affiancandoli al piano di vaccinazione – e a non aver costituto i comitati aziendali per la prevenzione del Covid-19″, denunciano i sindacati di categoria della Triplice.
In particolare, “Eurospin Sicilia Spa continua a far finta di nulla, nonostante denunce e sollecitazioni arrivate dalle Organizzazioni Sindacali ed insiste – evidenziano dalla Triplice -nell’imporre ai lavoratori ed alle lavoratrici di sostituirsi agli obblighi aziendali come la pulizia e la sanificazione degli ambienti. Inoltre, nelle poche interlocuzioni avute, l’azienda non ha mai risposto alle istanze poste dalle Organizzazioni Sindacali mantenendo un atteggiamento evasivo anche di fronte ad evidenti violazioni contrattuali e di legge”. Mentre “la pratica dei trasferimenti selvaggi, adottati da Eurospin fa sì che chi lavora nei punti vendita calabresi si trovi a vivere un vero e proprio calvario; l’azienda costringe lavoratori e lavoratrici part-time a lavorare in supermercati molto distanti dalla propria residenza e con turni che impediscono di poter vivere dignitosamente la propria vita fuori dal luogo di lavoro. Ci sono casi crescenti di lavoratrici e lavoratori che si costringono a dormire in macchina, per poter risparmiare e mettere da parte il necessario per vivere”, lamentano Cgil, Cisl e Uil.
Una situazione reputata “non più accettabile”, anche se purtroppo “dalle Istituzioni e dagli organismi ispettivi interessati non sono arrivati segnali di interessamento”. Così Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs della Calabria “proclamano lo stato di agitazione dei dipendenti dell’azienda Eurospon Sicilia spa e attraverso flash-mob che si terranno nel mese di aprile a partire da venerdì 16 prossimo davanti i vari supermercati sparsi per la Calabria porteranno all’attenzione pubblica la condizione di chi per poter vivere non solo deve lavorare ma, secondo certe aziende, rinunciare alla propria dignità”.