“Il Grande Viaggio” che porterà i messinesi a riscoprire la propria storia

“Il Grande Viaggio” che porterà i messinesi a riscoprire la propria storia

Pierluigi Siclari

“Il Grande Viaggio” che porterà i messinesi a riscoprire la propria storia

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lunedì 03 Dicembre 2018 - 11:55

Presentata la ricca manifestazione “Il Grande Viaggio: il Molo e la Dogana tra passato e presente - dalla grande emigrazione del primo ‘900 al fenomeno migratorio del XXI secolo”

Si è svolta nel Salone dei Viaggiatori del Palazzo della Dogana di Messina la conferenza di presentazione della manifestazione “Il Grande Viaggio: il Molo e la Dogana tra passato e presente – dalla grande emigrazione del primo ‘900 al fenomeno migratorio del XXI secolo”. L’interessante proposta storico-culturale, costituita dalla mostra “Sicilian Crossings to the United States of America and the Derived Communities” e da diversi momenti di approfondimento, è stata realizzata grazie a un proficuo lavoro di squadra tra l'Ufficio delle Dogane e l'Autorità Portuale, in collaborazione con Comune e Città Metropolitana, RFI, Camera di Commercio, Confcommercio, Gruppo Lisciotto, Associazione Ferrovie Siciliane e Museo Cultura e Musica dei Peloritani.

La conferenza, coordinata dalla giornalista Valeria Brancato, che ha ricordato l’importanza di guardare al passato per comprendere ciò che accade oggi, ha visto il primo intervento a cura del Direttore della Dogana Ivan Spina: “Le istituzioni sono vicine a momenti di riflessione come questo, che uniscono passato e presente. Proprio qui, nel Salone dei Viaggiatori, venivano radunati coloro che si apprestavano a partire per l’America. Oggi la dogana ha il compito di controllare il trasporto delle merci, per assicurarne la sicurezza, ma in passato si occupava pure delle persone”. Il Direttore della Dogana ha poi illustrato alcuni reperti di due imbarcazioni a vela utilizzate per trasportare i migranti dalla Turchia alle coste siciliane, sottolineando come questo tipo di traversata, rispetto a quelle che partono dalla Libia, sia più sicura per i viaggiatori ma porti con sé il rischio di traffico di stupefacenti e di spostamenti dei foreign fighters.

Ettore Gentile, segretario generale dell’Autorità Portuale ha portato i saluti del Commissario Antonino De Simone, impossibilitato a essere presente, e ribadito l’importanza dell’evento e come il processo che porta alla globalizzazione richieda impegno e infrastrutture.

Il dirigente di Rete Ferroviaria Italiana Carmine Rogolino, dopo aver presentato le nuove navi che attraverseranno lo Stretto rispettando l’ambiente, si è concentrato sul ruolo delle ferrovie nella manifestazione: “Siamo felici di aprire il Salone dei Mosaici, il patrimonio delle ferrovie è a disposizione della collettività, spero che l’esposizione possa diventare permanente, ma per raggiungere anche questo obiettivo è necessario ancora un lavoro di gruppo”.

“Mi considero come un centrocampista che imposta il gioco della squadra” ha poi dichiarato Enzo Caruso dell’Associazione Aurora, “In questo caso la squadra è composta dalle istituzioni, e l’obiettivo del gioco è fare vincere Messina. La mostra è rivolta soprattutto ai giovani, infatti sarà visitate dalle scuole. La rinascita di Messina non può non passare dal turismo, e l’esposizione arricchisce la proposta che la nostra città può offrire appunto ai turisti”.

Anche Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio Messina, ha sottolineato l’importanza di impegnarsi per valorizzare le bellezze della nostra città, e successivamente l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Enzo Trimarchi, in rappresentanza del sindaco Cateno de Luca (impegnato con la consegna della via Don Blasco N.d.R.) ha specificato che la costruzione di percorsi iconografici non sia utile solo per migliorare l’offerta rivolta ai turisti, ma anche per fortificare l’identità cittadina.

Erminia De Francesco, funzionaria della dogana, si è concentrata sul fenomeno emigratorio di inizio Novecento ricostruendone il percorso storico: “Le condizioni dei trasporti all’epoca erano diverse, ma le condizioni dei migranti di allora era simili a quelle dei migranti di oggi. Le leggi prevedevano standard igienici e di sicurezza che raramente venivano rispettati, e le navi rimandate indietro a Ellis Island puntavano altri porti, come ad esempio quello di New Orleans. Messina aveva una situazione particolare rispetto agli altri porti di partenza. A Genova, Napoli e Palermo non esisteva un collegamento diretto tra stazione e porto, così i viaggiatori rischiavano di perdersi, o di venire aggrediti o truffati. A Messina, invece, la rete di collegamento permetteva maggiore sicurezza”.

Il professore Marcello Saija, della Rete dei Musei dell’Emigrazione Siciliana, che ha curato la mostra “Sicilian Crossings to the United States of America and the Derived Communities”, già ospitata a New York presso il Museo di Ellis Island nel 2007, ha presentato la chiave di lettura dell’esposizione: “È sbagliato pensare che ci sia un solo fenomeno emigratorio, esso ha avuto invece tante caratteristiche quante sono le diverse zone della Sicilia. Le varie emigrazioni hanno motivazioni e sviluppi molte diversi le une dalle altre. I messinesi hanno bisogno di riallacciare i fili che li collegano alla loro storia e alla storia della città di Messina”.

Al termine della conferenza, è stata appunto inaugurata presso il Salone dei Mosaici della stazione marittima la mostra “Sicilian Crossings to the United States of America and the Derived Communities”. L’esposizione sarà aperta al pubblico sabato 8, dalle 17 alle 19.30, e domenica 9 dicembre, dalle 9 alle 12.30; le scuole potranno invece visitarla da martedì 4 a giovedì 6 dicembre, dalle 9 alle 12.30.

Per quanto riguarda invece i momenti di approfondimenti, entrambi moderati dalla giornalista Valeria Brancato, mercoledì 5 dicembre, nel Salone della Borsa della Camera di Commercio, si svolgeranno le conferenze di Marcello Saija, su “La Grande Migrazione Siciliana negli Stati Uniti tra il XIX e il XX secolo” e di Mario Sarica, curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritan, su “I Miricani, l’avventura discografica dei Siciliani in America negli anni dell’emigrazione (1917-1929), mentre mercoledì 12 dicembre, sempre nel Salone della Borsa della Camera di Commercio, Angela Villani, docente di Storia delle relazioni internazionali all’Università di Messina, terrà una conferenza su “La sfida migratoria del XXI secolo: i fattori di lungo periodo”, e Maria Schirò, dirigente scolastico dell’Istituto Nautico “Caio Duilio”, su “All Togheter: un progetto dell’Istituto Nautico per i minori stranieri”.

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