Ex Sanderson, il comitato in piazza: "Bonifica subito, stop ai veleni" FOTO

Ex Sanderson, il comitato in piazza: “Bonifica subito, stop ai veleni” FOTO

Giuseppe Fontana

Ex Sanderson, il comitato in piazza: “Bonifica subito, stop ai veleni” FOTO

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sabato 06 Aprile 2024 - 12:50

L'iniziativa per alzare la voce sul polo industriale della zona sud di Messina, abbandonato da 40 anni

MESSINA – “Ma quale fiera, ma quale porto, noi l’amianto lo vogliamo tolto”. Il coro con cui i manifestanti hanno chiesto stamattina la bonifica dell’ex Sanderson, davanti ai cancelli, parla chiaro. Un centinaio i presenti al fianco degli attivisti. Ai cancelli striscioni e messaggi con i sogni per l’area. Il comitato ex Sanderson è sceso in piazza a Tremestieri, coinvolgendo associazioni e cittadini, per alzare ancora una volta la voce sul polo industriale della zona sud di Messina, abbandonato da 40 anni e per il quale chiedono l’immediata bonifica.

La denuncia degli attivisti riguarda soprattutto la sicurezza dei cittadini, che vivono a stretto contatto con una realtà in cui ancora oggi “ci sono 10mila metri quadrati di amianto”. Ma si è parlato anche del futuro, con il comitato e i cittadini a dire “no” al polo fieristico progettato dalla Regione siciliana. Poi la passeggiata verso l’ex Sanderson, tutti con le mascherine, simbolo della volontà di proteggersi dall’amianto. Una marcia pacifica fino ai cancelli, senza intralciare il traffico, per apporre lo striscione insieme ad alcuni con i pensieri, le richieste e i sogni dei cittadini per il futuro dell’area.

In piazza, poco prima, alcuni membri del comitato hanno parlato ai presenti. Eugenio Enea, vicepresidente dell’Associazione Ionio Circolo Arci Messina Sud, ha spiegato: “Vogliamo accendere i riflettori su quello che è un buco nero per la zona sud di Messina, una bomba ecologica a cielo aperto a causa di amianto e liquami. Questa mattina non siamo qui soltanto per chiedere la bonifica ma anche per chiedere un laboratorio di democrazia partecipata sul territorio. Bisogna intervenire diversamente, non con un progetto calato dall’alto. Diciamo no a piattaforme logistiche e poli fieristici. Già dall’estate del 2023 con i progetti del Coped abbiamo iniziato questo processo. Le grandi opere sono una incognita, ma le piccole opere possono essere la svolta. Da 40 anni non si fa niente, ora chiediamo che si agisca”.

“Quei 10mila metri quadri di amianto a pochi metri da case e scuole”

Poi Marco Mangano, vicepresidente di Fiab Messina, ha dato alcuni accenni storici sullo stabilimento: “La storia del marchio Sanderson parte nel 1817 ed è nata qui nel 1893 per motivi geografici, per la vicinanza all’antica via del Dromo. Dal 1981 con il fallimento è passata all’Esa. L’area è stata smembrata, divisa, e la fabbrica è stata definitivamente chiusa negli anni Novanta. Dal 2006 ci sono stati una serie di sversamenti, incendi, e ritrovamenti di materiale pericoloso. Ma oggi ci sono ancora 10mila metri quadri di amianto, a pochi metri da abitazioni, asili, scuole elementari e medie. Nel 2018 nella finanziaria regionale è stata introdotta la possibilità di cedere l’area al Comune ma dopo sei anni non è ancora successo. Si è parlato di molte destinazioni d’uso, ma è stato nel 2022 che la Regione ha bandito il concorso per la progettazione del polo fieristico”. Nel progetto anche un porticciolo, una torre di 90 metri e la demolizione totale degli edifici, “ma per noi non è assolutamente attuabile”.

“L’ex Sanderson va restituita alla città”

Poi Giuseppe D’Avella, di Parliament Watch, ha ripercorso quanto fatto con la scuola internazionale Coped nell’estate 2023: “È intervenuta ascoltando le persone. È stato un lungo lavoro di studio e poi ci sono stati dieci giorni intensi, con tre incontri pubblici e la domanda ai cittadini su cosa ci si aspettasse. La risposta, la visione di sviluppo, si è focalizzata su verde pubblico e memoria storica. Questa è stata la visione intorno al quale si è lavorato sotto quasi 40 gradi, in centinaia, con abitanti ai tavoli con professionisti del settore. Le proposte sono state raccolte e presentate. Ci sono differenze evidenti rispetto allo spazio fieristico a forma di delfino che sarebbe chiuso e non accessibile, un modello destinato a non essere usato dai cittadini. I progetti della Coped Summer School immaginano qualcosa di aperto, da restituire alla città, un cuore pulsante per una Messina che cambia”.

A parlare è stato anche Ivan Tornesi, ex presidente della Pro Loco Messina Sud: “Non è facile mobilitare tante persone in un momento simile, quando un problema non viene visto come attuale o individuale. Questo è un problema del futuro o così viene visto. Il comitato sta lavorando per questo e si è dato subito l’obiettivo di chiedere la bonifica. Ciò che abbiamo scoperto, parlando con l’Esa (Ente regionale di sviluppo agricolo, proprietario dell’area dal 2007, n.d.r.), è che c’è in programma un progetto di bonifica completa dell’amianto, oltre alla demolizione di un fabbricato in cui sembra ci siamo ancora sversamenti. Ma il progetto si è bloccato e temiamo che si sia fermato per essere inglobato nel più grande progetto del polo fieristico. Non si può fermare qualcosa che guarda alla salute dei cittadini per favorire una grande opera che ha tempi lunghi ed è un’incognita. Bisogna svincolare la bonifica da tutto il resto. Informalmente ci è stato detto che l’Esa può procedere alla bonifica. Chiediamo questo: si parta subito, non ci sono più scuse. Non vogliamo più sentirci dire di lasciare perdere, c’è bisogno dell’interesse dei cittadini. La bonifica parta subito”.

Il comitato, in ogni caso, non si fermerà. Le nuove iniziative saranno annunciate nelle prossime settimane.

Erano presenti alla manifestazione il presidente della I Municipalità, Alesssandro Costa, il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Russo e il componente del Coordinamento provinciale del Pd Domenico Siracusano.

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